università di cambridge entra in borsa
L’
Università di Cambridge entra in borsa con la valutazione della sua prima
emissione obbligazionaria, in inglese “bond”. La notizia, diffusa dal Wall Street Journal, fa riferimento al progetto della famosa università britannica di racimolare circa
300 milioni di sterline per finanziare costruzioni e infrastrutture universitarie.
Ma l’ateneo di Cambridge non è l’unico ad aver scelto questo particolare tipo di finanziamento. Nell’ultimo anno sarebbero diverse le università nel mondo che si sono rivolte al
mercato finanziario.
In
Italia sulla questione è intervenuto
Luigi Frati, rettore dell’
Università La Sapienza di Roma. Le Università italiane non hanno bisogno di bond, ha spiegato sarcastico il rettore, ma di un finanziamento più adeguato nel settore della formazione.
Mettere anche il settore della conoscenza nelle mani del mercato azionario, ha spiegato Frati, significherebbe trasformare un impegno pubblico in un
indebitamento sul futuro. “Nel caso dell’Italia il problema vero è che investiamo nella formazione meno della media dei Paesi europei” ha ricordato Frati.