Una lettera agli studenti prima di sospendere le attività per le festività natalizie.
Potrebbe sembrare un gesto di ordinaria amministrazione, quello del rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, se non fosse per la tragedia del terremoto che ha inevitabilmente segnato le vite dei giovani abruzzesi.
“Il Natale ormai prossimo non può rappresentare quest’anno solo l’occasione per formulare i consueti auguri” scrive il rettore, Ferdinando di Orio, proprio all’inizio della sua lettera agli studenti. C’è bisogno di ricominciare a credere nella ricostruzione, spiega il rettore, che ringrazia prima di tutto i diciottomila studenti che hanno scelto di continuare gli studi nell’ateneo abruzzese.
“I diciottomila studenti che hanno scelto di studiare ancora nel nostro Ateneo, rappresentano la migliore conferma della validità del nostro impegno e la motivazione ulteriore per continuare su questa strada” scrive il rettore dell’Università dell’Aquila.
Grazie agli studenti rimasti nell’ateneo abruzzese, spiega il rettore, l’Università dell’Aquila ha potuto fornire un punto di partenza per la ricostruzione di tutta la città. Ma per la ricostruzione dopo il violento terremoto che ha coinvolto così pesantemente proprio i luoghi universitari, ha concluso il rettore, c’è bisogno ancora di dedizione e impegno, e della consapevolezza che “se le difficoltà più grandi sono alle nostre spalle, le necessità del tempo presente ci chiamano ancora a metterci in gioco per costruire insieme il nostro futuro“.