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Bomba Bocconi, prime ipotesi: la Procura indaga per terrorismo

da | Dic 2009 | News | 0 commenti

università bocconi

Arrivano le prime ipotesi sul pacco bomba trovato alla Bocconi, che sarebbe stato rivendicato da un gruppo anarchico tramite l’invio di un volantino al quotidiano “Libero”. Il pacco conteneva dell’esplosivo collegato a un timer programmato per le 3, ed e stato ritrovato parzialmente esploso mercoledì mattina, in un angolo adiacente a un corridoio sotterraneo dell’Università Bocconi di Milano.

Secondo le prime ipotesi della Digos, che sta analizzando il cilindro metallico dell’ordigno, la bomba era effettivamente pericolosa, e non è esplosa per un inconveniente tecnico. Intanto la Procura di Milano, che sta aspettando dalla polizia scientifica una informativa ufficiale, ha aperto un fascicolo in cui si ipotizza l’atto di terrorismo.

Secondo quanto anticipato dalla Digos all’agenzia Reuters Italia, la bomba è esplosa a metà per un errore di fabbricazione, ma avrebbe potuto essere effettivamente pericolosa. Inoltre, sempre stando alle anticipazioni della Digos all’agenzia, non si esclude che azioni del genere possano capitare ancora. Le prime ipotesi della Digos sulle motivazioni del gesto, ancora non ufficiali, riguardano un collegamento del gesto anarchico al “quarantesimo anniversario della morte di Giuseppe Pinelli, anarchico deceduto il 15 dicembre 1969 precipitando da una finestra della Questura di Milano dove si trovava per accertamenti sull’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di piazza Fontana, avvenuto tre giorni prima”.

Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, intervenuto telefonicamente al Tg1 ieri sera, ha invitato a non sottovalutare il gesto: “si tratta di un’azione seria – ha spiegato – e stiamo prendendo le misure di sicurezza necessarie affinché queste iniziative non si diffondano sul territorio”. Allarmato anche il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, che è intervenuta ieri sul pacco bomba e ha definito l’accaduto “un fatto gravissimo”.

Intanto, il rettore dell’Università Bocconi di Milano, Guido Tabellini, invita a mantenere la calma e a sostenere il clima pacifico di cui l’ambiente universitario ha bisogno. Messaggio recepito dagli studenti, che stanno continuando a frequentare le lezioni.

Ma l’allarmismo è in allerta: è di ieri sera la notizia del ritrovamento di uno zaino incustodito proprio in via Sarfatti, dove ha sede l’università, che si è rivelato un falso allarme dopo i controlli della polizia che ha ritrovato all’interno solo vestiti.

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