Il Miur sblocca i fondi 2009 per l’assunzione di ricercatori a tempo indeterminato. Dopo le polemiche dei ricercatori sui tagli della finanziaria, arriva un provvedimento ministeriale a parte che ha appena ricevuto l’approvazione della Corte dei Conti.
Per gli atenei sono stati stanziati dal Miur 40 milioni di euro, che consentiranno l’assunzione di 900 ricercatori a tempo indeterminato. Assai meno rispetto alle migliaia di cui si parlava tra gli addetti ai lavori.
Il provvedimento ministeriale appena approvato introduce rispetto al metodo di finanziamento adottato negli scorsi anni alcune novità. La più importante è quella che riguarda il cofinanziamento dell’assunzione dei ricercatori da parte degli atenei. Se per il 2007 e per il 2008, infatti, era obbligatoria la partecipazione delle università al finanziamento delle assunzioni a tempo indeterminato, adesso il cofinanziamento diventa facoltativo.
Questa sarebbe anche la ragione principale della riduzione delle assunzioni effettivamente possibili rispetto a quelle inizialmente promesse, che dovevano essere più di duemila.
La questione era già stata affrontata dall’Associazione precari della ricerca che aveva interrogato i rettori delle università italiane proprio sulle scarse assunzioni. A rispondere per primo era stato il rettore dell’Università di Trento che aveva spiegato perché negli ultimi anni gli atenei italiani hanno assunto soprattutto ricercatori a termine.