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Al Crui un convegno sulle università telematiche di tutta Europa

da | Dic 2009 | News | 5 commenti

Si tiene oggi il convegno “Le sfide della qualità nelle Università Telematiche” presso la sede del Crui a Roma. Protagonista assoluta dell’appuntamento è l’università telematica di tutta Europa.

Durante l’incontro saranno prese in considerazione le Università a distanza europee che costituiscono validi modelli per la creazione di standard internazionali di qualità dell’e-learning.

Nella giornata di oggi lo sviluppo dell’università telematica sarà presa in considerazione a 360°. Scopo dell’incontro è però principalmente quello di presentare i risultati del progetto E-xcellence+, finanziato dalla Commissione Europea, che determinano i criteri di valutazione e gli standard di qualità dei sistemi di insegnamento a distanza e dell’e-learning da adottare a livello europeo.

Il progetto E-xcellence+ ha consentito di tracciare un percorso di integrazione dei parametri di valutazione della qualità dell’e-learning a livello europeo. Inoltre è stato possibile confermare ancora una volta, che la didattica fruita via web ha i suoi lati positivi, anche per quanto riguarda la qualità della formazione, soprattutto quando si seguano le migliori pratiche consolidate a livello internazionale.

Alla conferenza di oggi dedicata all’università telematica, interverranno diversi esperti del settore dei sistemi di valutazione della qualità dell’e-learning e delle Università a distanza e tradizionali. Tra i nomi presenti ci saranno anche il professore George Ubachs, responsabile del progetto E-xcellance+ e il professore Luigi Biggeri Presidente del Consiglio Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario Italiano.

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Davide
14 anni fa

Bene bene. Vedo che il progetto “telematico” sta andando avanti. Ancora qualche anno e più controlli e le “telematiche” verranno considerate private esattamente come tante altre. Avanti così!

Federico
Federico
14 anni fa

Penso che le Telematiche saranno sempre, per la maggioranza, considerate “vocational education” e mai accademia pura.
Io non sono critico delle telematiche ed immagino che sia necessario cominciare a vedere le cose in chiave futura almeno per quanto riguarda l’area didattica. Bastera’ una sola universita a fare un break-through serio nell’on-line p
er convincere tutti che non e’ poi cosi’ male… fatto e’ che non siamo proprio vicini a quella data 🙂
meditate gente, meditate.

Davide
14 anni fa

Non ho capito il tuo ragionamento: prima dici che non saranno mai […], poi ti chiedi se arriverà il giorno in cui […].
In Cina la più importante “telematica” ha 850.000 studenti.
In Inghilterra la Open University è una delle università più rinomate (escludendo ovviamente quelle per “lord”).
In Italia c’è stata una proliferazione di “telematiche” che finirà molto presto e che permetterà… ciò che ho detto col precedente post.

Federico
Federico
14 anni fa

Davide, da come parli sembra quasi che lavori per una telematica. Sai qual’e’ la differenza tra vocational ed accademia ?
Quando nella loro governance le universita telematiche faranno anche ricerca (e non parlo di 5 professori che part-time producono 2 papers in 5 anni), allora qualcosa cambiera’ spero… se poi ti senti colpito nell’orgoglio perche hai studiato in una telematica o lavori per una telematica mi spiace

Davide
14 anni fa

Federico, il tuo intervento mi lascia un po’ perplesso perché lo giudico personale e quasi off topic.
Forse l’hai postato perché pensavi che non tornassi a controllare, ma eccomi qui. 😀
Non so se lo staff di Universita.it deciderà di cancellarlo, ma se decidesse di tenerlo che almeno mi permetta di risponderti.
In sintesi: sui punti principali sono d’accordo con te, sono un marconiano convinto (e perché no? Fiero :D) e in ogni caso tutte le università si stanno trasformando in “telematiche”, controllare per credere. 😉