La riforma Gelmini diventa un gioco da tavola. Stavolta la trovata dei giovani universitari ha superato la fantasia. L’idea arriva dal Sindacato degli studenti dell’Università di Padova. Questi qualche giorno fa hanno lanciato l’iniziativa cominciando a giocare nella piazza della loro città.
Il gioco da tavola ideato dagli studenti padovani si chiama Universitopoly ed è una sorta di monopoli dell’Università. Ad ogni giro prendono parte giocatori nelle vesti di grandi imprenditori, banche e lobbies di mercato. Si tratta chiaramente di una critica alla politica di privatizzazione dell’Università che gli studenti riconoscono essere il fulcro della nuova riforma.
Lo scopo del gioco, dicono gli studenti nel regolamento è «arricchirsi a spese dell’Università, chiudendo quei corsi che ritieni inutili (o che non ti stanno simpatici)».
Un giocatore sopra le parti svolge il ruolo di Rettore, e all’inizio della partita consegna ad ognuno 50 milioni di euro e due corsi di laurea. Ma per prendere una decisione i giocatori devono sottoporla al giudizio di un Consiglio d’Amministrazione che ha così un potere forte sulla chiusura di corsi poco produttivi in base alle logiche di mercato.
Chi vince e chi perde dunque? Vince il giocatore che per primo raggiunge uno di questi due obiettivi, spiegano i giovani ideatori di Universitopoly: «accumula almeno 200 Milioni di euro, oppure chiude tutti i corsi di laurea di due facoltà». A perdere invece, saranno i giocatori che finiscono tutti fondi a loro disposizione.
Una storia senza lieto fine, suggeriscono gli studenti: la partita infatti vede sempre tra i vincitori coloro che distruggono il carattere pubblico del sistema universitario. «Universitopoly – dicono i giovani padovani – serve a capire come giocheranno con la nostra università».
La prima partita in piazza a Padova, guarda il video:
[vimeo]7741381[/vimeo]