L’articolo 4 della riforma prevede un fondo ad hoc per il sostegno degli studenti con una media eccellente. L’incentivo però non sarà erogato a pioggia: si potrà accedere al fondo solo con la partecipazione a “prove nazionali standard”, dei test, che certificheranno l’effettiva eccellenza di colui che richiederà il sostegno.
Il fondo per gli studenti meritevoli dovrà erogare “borse e buoni studio” destinati principalmente al pagamento di tasse e alla locazione di case e appartamenti. Il fondo potrà inoltre essere usato come garanzia per prestiti d’onore e per coprire le stesse spese.
In corso d’opera la stesura del regolamento per la partecipazione alle prove: nei prossimi mesi sarà lo stesso Miur ad indicare nel dettaglio l’ammontare di borse e buoni e le modalità di assegnazione.
Un’altra novità è insita nella stessa natura del fondo: lo stanziamento sarà senz’altro pubblico ma non disdegnerà il contributo di privati, fondazioni, società ed enti che vorranno partecipare con versamenti a titolo “spontaneo e solidale”.
Nella pratica l’erogazione degli incentivi agli studenti meritevoli sarà la la Consap Spa, azienda che si occupa già di fondi per conto del dicastero degli Interni, dello Sviluppo Economico e del Tesoro