Sono questi gli obiettivi che si prefigge di raggiungere il protocollo d’intesa firmato dal rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla e dal direttore del penitenziario Laura Brancato.
Il progetto dei detenuti matricole, presentato oggi ad un ospite di eccezione, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, si inserisce in un contesto già collaudato di collaborazione tra carcere e università: attualmente è già possibile per un detenuto sostenere esami universitari grazie a commissioni in trasferta.
Da oggi invece sarà possibile per i detenuti avere una sede stabile per i corsi di laurea individuati sulla base delle esigenze formative dei detenuti, invitati a esprimere preferenze e necessità in uno studio di fattibilità precedente al lancio del progetto.
“Le attività comprenderanno anche momenti di orientamento – ha spiegato il rettore Lagalla – consulenza, tutorato, progetti formativi e culturali che avranno lo scopo di contribuire alla crescita e reintegrazione sociale dei detenuti”.
Il protocollo d’intesa ha una scadenza triennale e entro un mese sarà costituito un collegio organizzativo. L’accordo completa, presso la struttura carceraria, il percorso di studi che può fare un detenuto: ad oggi il carcere Pagliarelli ha attivati corsi di scuola elementare, media e superiore e corsi professionali