Per i ricercatori precari le misure governative prese per la ricerca italiana sono solo “l’ennesima ‘ristrutturazione’ e come sempre i primi a pagarne le conseguenze sono i precari”.
Infatti dopo quasi dieci anni di situazione precaria rischiano ora di essere “espulsi dalle università per scadenza contratto, senza avere avuto la possibilità di partecipare ad alcuna selezione”.
Se non si decide di intervenire con rapidità, spiegano i ricercatori torinesi “da Politecnico e Università degli Studi di Torino saranno migliaia i ricercatori e i docenti precari ad essere espulsi, senza ammortizzatori sociali e con scarse possibilità di inserimento in un mercato del lavoro asfittico”.