Questo è quanto denuncia l’Unione degli Universitari affermando che quando il 29 luglio il Ministero dell’Università ha comunicato i risultati delle valutazioni del ‘merito’ degli Atenei per l’attribuzione di una parte del Fondo di Finanziamento Ordinario si è basata su “classifiche truccate“.
La graduatoria delle Università maggiormente virtuose è stata pubblicizzata dal Ministero come una “grande operazione di merito e trasparenza”. Ma questa operazione, secondo l’Udu non è affatto trasparente: “Abbiamo ricostruito la classifica dai dati ministeriali – denuncia il sindacato degli Universitari – peccato che il ‘merito’ decantato dalla Gelmini si trasformi in una bufala per moltissimi Atenei d’Italia”.
I criteri utilizzati per la ripartizione dei fondi infatti sono “assolutamente autoreferenziali” e quindi a classifica “alterata ne seguiranno finanziamenti illegittimi“.
Un esempio fra tutti è, per l’Udu, La Sapienza di Roma: “A fronte di più di 40.000.000 di euro di tagli per redistribuire il 7%, ne vedrà tornare solo 33.000.000 pur essendo la seconda classificata sulla base del merito, stando ai risultati reali e non a quelli pubblicizzati dal ministro il 29 luglio”.
Esistono quindi “forti incongruenze tra quelli che dovrebbero essere gli Atenei virtuosi”, il coordinatore nazionale dell’Udu, Giorgio Paterna denuncia infatti un “trasferimento di risorse dal Sud al Nord del Paese”.
Presto ci sarà una controffensiva dell’Unione degli Universitari: “Il 25 settembre l’Unione degli Universitari sarà con i Rettori alla Crui. Distribuiremo il dettaglio della nostra analisi e chiederemo loro di esprimere una posizione in merito”.