La petizione è una delle iniziative messe in atto dagli studenti di Onda Anomala in occasione dell’udienza del Tribunale del Riesame, che oggi deciderà la revoca o la riduzione delle misure cautelari emesse dalla procura di Torino nei confronti dei 21 studenti arrestati per gli scontri nel capoluogo piemontese.
Tra le firme raccolte spiccano quelle di Dario Fo e Franca Rame, Gianni Vattimo, Sabina Guzzanti, ma sono moltissimi i docenti e i ricercatori in Italia e in tutto il mondo che hanno aderito all’iniziativa. Oltre alla petizione è stato realizzato anche un libro-reportage scritto dagli studenti sugli avvenimenti del G8 University Summit.
“Speriamo che i giudici non subiscano la pressione psicologica e mediatica di un mostro sacro come il procuratore capo Giancarlo Caselli – hanno dichiarato ieri pomeriggio gli studenti dell’Onda di Torino – e revochino queste misure cautelari spropositate”.
Secondo gli studenti dell’Onda infatti le misure cautelari decise “sono sproporzionate rispetto ai capi di imputazione, che non sono solitamente passibili di custodia cautelare. I ventuno arrestati sono giovani studenti, quasi tutti incensurati“.
Gli studenti questa mattina hanno realizzato un presidio di fronte a Palazzo di Giustizia, in concomitanza con l’udienza.
Solidarietà agli arrestati per la manifestazione contro il G8 dell’università. Il conflitto e il dissenso è diritto di ogni cittadino in un paese democratico.
Libertà per gli arrestati della manifestazione del 19 maggio! La sproporzione fra le accuse contestate e la gravità della detenzione è un segnale forte di repressione del dissenso e del non allineamento al sistema dominante.
ma parlate come mangiate..galera per chiunque scenda in piazza per tirare pietre.per manifestare le proprie idee non servono nè i sanpietrini nè i passamontagna.il risultato è che come al solito quando qualcuno vuole fare una manifestazione studentesca seria,senza inutili scontri o sassaiole,viene ormai schedato a prima vista e banalizzato come il solito studente che vuole fare casino.domandiamoci di chi è il merito.
galera a vita per i deficienti