Ma in cosa consiste esattamente l’attuazione del Protocollo di intesa, che prevede uno stanziamento triennale di 1600 milioni di euro e riguarderà il comparto della ricerca e del rilancio della competitività?
Secondo le indicazioni fornite dallo stesso ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca sono diversi i settori nei quali si intende intervenire.
Le finalità che intende raggiungere il Protocollo di intesa sono:
- integrare tra programmazione strategica nazionale della ricerca e dell’innovazione con quella regionale, per prevenire ogni eventuale rischio di sovrapposizione e frammentazione delle azioni, nonché di dispersione delle risorse
- rafforzare la collaborazione tra settore pubblico e settore privato, valorizzando le eccellenze presenti sul territorio, capaci di confrontarsi a livello internazionale e di attrarre investimenti e competenze esterne di elevato profilo scientifico
- garantire la valorizzazione ed occupazione del personale di eccellenza, promuovendo continui raccordi tra attività di ricerca e formazione, anche al fine di concorrere a ridurre l’incidenza del cosiddetto fenomeno della fuga dei cervelli
- puntare sul potenziale tecnologico delle iniziative, di creazione e sfruttamento di brevetti e di acquisizione e sviluppo di nuove conoscenze tecnico-scientifiche, favorendo la protezione dei relativi diritti di privativa intellettuale o industriale
- far emergere e valorizzare l’eccellenza scientifica.