Tra le tante cose a cui dovrai pensare in vista della discussione c’è anche l’abstract della tesi di laurea.
Non sai cos’è un abstract e non hai proprio la minima idea di come si debba scrivere?
Non preoccuparti, sei arrivato nel posto giusto!
In questo articolo troverai tutte le informazioni per fugare i tuoi dubbi e scrivere un abstract della tesi di laurea formalmente corretto e contenutisticamente efficace.
Se continuerai a leggere ti spiegheremo, in particolare, le seguenti questioni:
- Cos’è l’abstract della tesi di laurea
- Come strutturare l’abstract della tesi di laurea
- Lo stile dell’abstract
- Quanto deve essere lungo l’abstract della tesi
Cos’è l’abstract della tesi di laurea
L’abstract della tesi di laurea è semplicemente un riassunto molto conciso dell’intero lavoro. Insomma, una sintesi essenziale, che permetta al lettore di capire in pochissimo tempo quali sono i contenuti salienti del testo. In questo modo potrà decidere se è davvero interessato a leggerlo o meno, senza neppure sfogliarlo.
Qualunque pubblicazione o articolo scientifico è sempre preceduto da un abstract, anche perché la produzione di ricerche a livello mondiale è enorme e altrimenti sarebbe impossibile orientarsi nella mole sconfinata letteratura disponibile.
Inoltre, poiché non sempre tutti i documenti sono immediatamente consultabili dal lettore, l’abstract permette di capire se valga la pena di procurarseli oppure no.
Visto che pure la tua opera è un lavoro che potrebbe presentare degli spunti interessanti per futuri studi o ricerche, o magari essere utile a qualcun altro per la redazione della sua tesi, è normale che anch’essa debba essere accompagnata da un abstract.
Come strutturare l’abstract della tesi di laurea
Nell’organizzare la struttura dell’abstract della tesi di laurea devi tenere presente che dovrai spiegare quattro punti fondamentali:
- i motivi per i quali hai scelto l’argomento;
- quali dati hai analizzato e quale metodologia hai usato per farlo;
- che risultati hai ottenuto;
- come hai interpretato tali risultati.
In fin dei conti, se ci pensi bene, hai già fatto qualcosa di simile. Nell’introduzione, infatti, hai giustificato la scelta del problema da studiare e il modo in cui l’hai fatto. E nelle conclusioni hai esposto, in chiave critica, i principali risultati a cui sei giunto.
Per questo motivo potrai aiutarti riportando, anche testualmente, nell’abstract della tesi di laurea alcune frasi che hai scritto in quelle sezioni del lavoro.
Le cose che non dovrai assolutamente menzionare nell’abstract, invece, sono:
- dati aggiuntivi rispetto a ciò che è contenuto nella tesi;
- riferimenti alla letteratura che hai consultato e al contesto teorico;
- riferimenti diretti a tabelle e grafici eventualmente inclusi nel tuo lavoro (cosa che, invece, potrai inserire nelle slides che eventualmente proietterai durante la discussione);
- descrizioni dettagliate di eventuali esperimenti e procedimenti di raccolta dei dati.
Lo stile dell’abstract
Oltre ai contenuti, l’altra cosa a cui dovrai prestare attenzione nello scrivere l’abstract della tesi di laurea è lo stile. Le parole d’ordine in questo caso sono solo due: efficacia ed essenzialità.
Sebbene, come detto in precedenza, ci siano delle similitudini con l’introduzione e le conclusioni, devi considerare che il taglio da dare a questa sintesi deve essere completamente diverso.
Nell’introduzione miravi a incuriosire il lettore, invogliandolo a leggere il resto della tesi, e nelle conclusioni hai lasciato le porte aperte a ulteriori sviluppi della tua ricerca. Nell’abstract, invece, nulla deve essere lasciato in sospeso: il tuo riassunto deve essere una fotografia chiara, fedele e onesta del contenuto del testo.
Dunque, cerca di essere il più possibile conciso e di andare subito ai punti essenziali, senza inutili digressioni o espressioni leziose. Ricorda che chi consulta un abstract non lo fa certo per il puro piacere della lettura!
Perciò, bando alla ricercatezza: usa solo termini semplici e incisivi. Del resto, hai già avuto a disposizione una tesi intera per mostrare a tutti le tue abilità retoriche…
Quanto deve essere lungo l’abstract della tesi
Non esiste una regola generale per stabilire l’esatta lunghezza dell’abstract della tesi di laurea. Nella maggior parte dei dipartimenti il numero di parole richiesto è indicato espressamente e varia da caso a caso.
Se, però, non dovessero darti alcun riferimento, tieni presente che mediamente un buon abstract ha una lunghezza che si aggira intorno alle 250-300 parole. Il limite minimo di solito è non meno di 200 parole e quello massimo molto raramente supera le 500.
Considera che un testo più breve sarebbe certamente incompleto. E uno più lungo, a meno che tu non abbia scritto una tesi laurea davvero monumentale (se l’hai fatto, complimenti!), conterrebbe di certo informazioni superflue.
Un ultimo consiglio pratico per stabilire la lunghezza del tuo abstract è quello di porti dal punto di vista di chi sta facendo una ricerca bibliografica, come è capitato anche a te quando hai iniziato a raccogliere il materiale per scrivere la tesi di laurea. Saresti stato contento di sorbirti una sintesi di una pagina intera per scoprire alla fine che il testo a cui si riferiva non ti interessava affatto? C’è da scommettere di no…
Abstract, che proponenete è potente originale presumo agli USA, rispetto a certi abstract italiani che sono distorti. Infatti, la pubblicazione della mia tesi ha seguito codeste modalità.
Grazie e complimenti.
Sesto S.G. (MI) Maurizio Settembre
ottime linee guida!
Ma l’eventuale abstract dove si colloca rispetto allo schema frontespizio-indice-ringraziamenti-introduzione?
l’ordine se non erro è:
forntespizio
indice
abstract
introduzione
elaborato (tesi vera e propria)
discussione e coclusioni
bibliografia e stiografia
ringraziamenti
io frequento l’università di Modena e per le magistrali l’abstract va inserito dopo il frontespizio e prima dell’indice, in pagine non numerate.
Fonte: http://www.dslc.unimore.it/site/home/didattica/tesi-e-prove-finali/regolamento-ord.-d.m.-270.html
Buon pomeriggio
Abstract in inglese significa “astratto”.
Quale mente eccelsa ha avuto l’ardito compito di assegnare il termine inglese ad un testo che deve necessariamente essere un riassunto concreto della tesi?
Possibile che nessuno finora si sia accorto che quell’impiegato, quando ha usato il traduttore, invece di scrivere correttamente “estratto” = “extract” ha sbagliato la prima vocale digitando “astratto” = “abstract”?
Accidenti … Meno male che l’università dovrebbe essere al top dell’insegnamento!
Cordialità
Giuseppe
Non intendo sostituirmi a chi si intende meglio di me di norme tipografiche e/o editoriali, ma per come la vedo io, non capisco perché l’abstract debba andare PRIMA dell’indice, visto che trattasi di una voce che fa parte della tesi e dunque dell’indice.
Laura
Giuseppe….. ma nn sarà mica che abstract è una parola latina e non inglese!??? 😉
ragazzi non ho capito indice e bibliografia va dopo abstract o prima ??