Ancora una “università” sui generis e ancora una proposta formativa dedicata al settore “Food & Beverage”, ma anche ai buongustai. Dopo quelle del caffé, della pizza e della birra, parliamo dell’Università dei Sapori, una palestra gastronomica che offre un ventaglio completo di corsi rivolti ai professionisti, agli amanti della cucina così come ai giovani a caccia di una qualifica che apra loro le porte del mondo della ristorazione.
Dall’aiuto cuoco al pizzaiolo, dal pasticciere al barman fino al gelatiere: ecco le “lauree” conferite dall’Università dei Sapori, progetto ormai consolidato e riconosciuto nel panorama della formazione professionale italiana, che nasce in Umbria su iniziativa della Confcommercio della Provincia di Perugia. Prestigiose anche le sedi: quella principale è a Perugia, ospitata in un monastero del XIII secolo, nel cuore della città medievale, mentre ad ospitare la sede distaccata è la cittadina umbra di Narni, all’interno della Rocca Albornoziana.
Accanto ai corsi più lunghi per giovani e non giovani che vogliono conseguire una qualifica, l’Università dei Sapori propone tantissimi corsi brevi, su argomenti specifici, a chi nel settore già ci lavora ma vuole incrementare passo passo le proprie conoscenze. Una vera “accademia del gusto” non poteva comunque lasciare fuori gli amanti della buona tavola, cuochi provetti ai fornelli di casa, che qui possono trovare proposte a tema per momenti formativi brevi e sfiziosi.
Ma andiamo con ordine. Ai giovani dai 14 ai 18 anni, come istituto di formazione professionale, l’Università dei Sapori rivolge i percorsi triennali per Operatore del Punto Vendita, Operatore della ristorazione e Operatore della ristorazione. I corsi finalizzati all’ottenimento di una qualifica specifica invece variano dalle 200 alle 500 ore di formazione per fare di voi un aiuto cuoco, barman, pizzaiolo, pasticciere, gelatiere, assistente di cucina nella ristorazione collettiva oppure un cuoco esperto nella valorizzazione della cucina del territorio.
Tantissimi e ancora più vari i momenti formativi rivolti ai professionisti con corsi e seminari di aggiornamento della durata di uno, due o più giorni. Gli argomenti? Dal “Formaggio in tavola” al merchandising nel reparto carni, dall’arte dell’intaglio dei vegetali al marketing del gelato.
Cifra caratterizzante dell’approccio formativo dell’Università dei Sapori sembra essere la dialettica costante con il mondo imprenditoriale e professionale, che sale in cattedra per veicolare le tecniche e l’esperienza. Ma la cucina non è solo prassi, è anche cultura dell’alimentazione: attenzione dunque anche alla valorizzazione delle produzioni tipiche e di qualità. Un discorso caro a chi ai fornelli ci sta solo per passione, gli amatori. A loro sono rivolti corsi di cucina, ma anche di analisi sensoriale e degustazione guidata, dall’assaggio dei formaggi alla preparazione di un menù ad hoc per le feste natalizie.