Crescono, ma non tanto quanto ci si sarebbe aspettati. Le anticipazioni fornite da La Repubblica in merito all’aumento delle matricole nell’anno accademico 2017-2018, che avevano scatenato una polemica con l’associazione ROARS, sono state in parte confermate dalla pubblicazione dei dati ufficiali forniti dal MIUR. Che evidenziano la presenza di un segno più rispetto a dodici mesi fa, ma non assolvono al 100 per cento il quotidiano dall’accusa di aver diffuso una fake news. Perché, come non di rado accade, la verità sta nel mezzo.
Le nuove iscrizioni al primo anno di università sono state il 2,4 per cento in più rispetto al 2016 e dopo anno si è ritornati vicino a quota 300mila matricole. La Repubblica, però, aveva parlato di un aumento tale da sforare largamente questa soglia.
Le matricole 2017-2018 sono oltre 290mila
Secondo l’Anagrafe nazionale degli studenti le matricole dell’a.a. 2017-2018 sono in tutto 290.131. Questo vuol dire che i diplomati che hanno scelto di proseguire gli studi sono stati 6.117 in più rispetto all’anno precedente. Dunque, per il quarto anno consecutivo, le nuove iscrizioni al primo anno crescono.
Dopo gli anni più neri della crisi, durante i quali le università si sono letteralmente svuotate, questi dati non possono che essere accolti con estrema soddisfazione. Soprattutto perché per ritrovare un livello simile di ingressi bisogna tornare indietro di quasi dieci anni. L’ultima volta in cui si sono registrati numeri simili, infatti, è stato nell’a.a. 2008-2009.
I dati del MIUR sulle matricole danno ragione sia a La Repubblica che a ROARS
La diffusione dei dati dell’Anagrafe nazionale degli studenti sul numero totale di immatricolati confermano la tendenza positiva evidenziata dall’articolo apparso su La Repubblica. Allo stesso tempo, tuttavia, sono inferiori rispetto a quelli che erano stati pubblicati dal quotidiano. Esattamente come aveva fatto notare ROARS, che l’aveva accusato di aver erroneamente considerato matricole tutti gli iscritti al primo anno.
Nel pezzo de La Repubblica, infatti, si parlava di un autentico boom, con 11.804 matricole in più rispetto all’anno accademico precedente. Stando ai numeri ufficiali, invece, sono poco più della metà.