Per trovare lavoro più facilmente è consigliabile andare in Erasmus. Una ricerca condotta dall’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, in collaborazione con l’Istituto Piepoli, segnala che la percentuale di occupati tra quanti hanno trascorso un periodo di studio all’estero è del 60 per cento più alta rispetto alla media. Ai vantaggi sul piano occupazionale si aggiungono anche quelli a livello di soddisfazione personale. I dati dicono, infatti, che l’esperienza oltreconfine è valutata molto positivamente da chi vi ha preso parte. Al punto che il 98 per cento degli studenti che hanno partecipato al programma di mobilità dichiara di aver pienamente raggiunto i propri obiettivi personali di apprendimento.
Il tasso di disoccupazione è più basso tra chi è andato in Erasmus
Secondo la ricerca, la percentuale di disoccupati tra coloro che sono andati in Erasmus si attesterebbe circa al 6 per cento. Quella di quanti non hanno varcato i confini nazionali, invece, sarebbe circa del 18 per cento. A dare questi vantaggio a quanti hanno studiato per un periodo all’estero sarebbe il fatto che tale esperienza aiuta sviluppare alcune soft skill molto appetibili nel mercato del lavoro.
In particolare, il 97 per cento degli ex studenti Erasmus ritiene che aver partecipato al programma li abbia aiutati ad affinare le proprie capacità di problem solving. Tra chi non si è mai spostato dall’Italia, invece, solo il 79 per cento pensa di avere abilità elevate in quest’ambito. Il 90 per cento degli studenti che hanno avuto esperienze di mobilità internazionale giudica, inoltre, pensa di aver acquisito capacità di analisi e autonomia nella gestione dei propri impegni e l’88 per cento pensa di aver imparato a lavorare in team. Tutte queste caratteristiche sono molto apprezzate dai datori di lavoro e darebbero agli ex Erasmus una marcia in più rispetto agli altri candidati.
Infine, come non sottolineare che un’esperienza di studio all’estero garantisce la possibilità di apprendere una lingua straniera o approfondirne la conoscenza? Anche questa, in un mondo sempre più globalizzato, è una caratteristica fondamentale per trovare lavoro. Così come lo è la familiarità con altre culture che l’Erasmus porta con sé.