Infelici della propria vita e scontenti del proprio percorso accademico. Questi sono gli studenti italiani secondo l’Indagine Sodexo Stili di vita universitari 2017. Il sondaggio condotto su oltre 4mila studenti provenienti da Italia, Cina, Stati Uniti, Spagna, Regno Unito e India vede l’Italia fanalino di coda per quanto riguarda il livello di soddisfazione dei giovani iscritti a un corso di laurea. Siamo lontani anni luce dalle percentuali di appagamento dei giovani degli altri paesi considerati, un dato che dà sicuramente da pensare. L’ennesima testimonianza che gli studi terziari da noi non sono visti con particolare fiducia. Come se i risultati che si ottengono non valessero lo sforzo che richiedono.
4 su 10 insoddisfatti del proprio stile di vita, quasi 2 su 10 del percorso accademico
Secondo l’Indagine Sodexo Stili di vita universitari 2017, il 38 per cento degli studenti italiani non è appagato dal proprio stile di vita. Il 46 per cento, inoltre, non è felice del percorso accademico che sta compiendo. Numeri che contrastano con le percentuali di soddisfazione registrate in India (82 per cento), Cina (76 per cento), Regno Unito (75 per cento), USA (73 per cento) e Spagna (70 per cento).
L’Indagine Sodexo Stili di vita universitari 2017 segnala che gli studenti italiani sono così scontenti che il 36 per cento ha pensato almeno una volta di abbandonare gli studi. Solo tra i giovani britannici si è registrato un tasso superiore (37 per cento). Gli studenti cinesi che sono stato tentati di gettare la spugna, invece, sono appena il 5 per cento.
Insoddisfazione figlia dello stress e delle paure per il futuro
Cosa causa l’insoddisfazione degli studenti universitari italiani? La principale delle ragioni che emergono dall’Indagine Sodexo Stili di vita universitari 2017 è l’eccessivo carico di lavoro, che pesa sulla qualità della vita. Ha risposto così il 51 per cento di coloro che non si sentono appagati. Il 44 per cento lamenta che non esista un equilibrio tra studio, socializzazione e lavoro. C’è poi un 43 per cento che è preoccupato circa la possibilità di trovare lavoro dopo la laurea. Il 44 per cento (+14 punti percentuali rispetto alla media degli altri paesi) dei nostri universitari non è soddisfatto della quantità di tempo trascorso a contatto con docenti e tutor. Ad accomunare italiani (43 per cento) e stranieri (40 per cento) è, invece, la preoccupazione nei confronti della gestione delle spese quotidiane.
Indagine Sodexo Stili di vita universitari 2017: “Italiani pessimisti sul rapporto costi-benefici”
Solo il 37 per cento degli studenti italiani crede che il proprio ateneo abbia un buon rapporto qualità-prezzo. E il 53 per cento di loro non crede che la propria università li possa aiutare a risolvere problemi legati all’alloggio. L’Indagine Sodexo Stili di vita universitari 2017 dice che tra i problemi rispetto ai quali si crede che gli atenei non forniscano aiuto ci sono quelli legati alla salute (47 per cento), alla vita sociale (46 per cento) e alle finanze (44 per cento).
Riguardo ai motivi che spingono molti nostri giovani connazionali a meditare l’abbandono, il 57 per cento di chi è stato tentato di mollare tutto è stato spinto da motivi legati allo studio. Ben il 28 per cento ci ha pensato per ragioni economiche e il 22 per cento per motivi familiari. Il 21 per cento, invece, ha pensato di lasciare gli studi per l’insoddisfazione circa la qualità del servizi ricevuti rispetto al prezzo pagato. Infine, il 12 per cento ha dichiarato di aver accarezzato l’idea di abbandonare per problemi connessi con la vita sociale.
