Sta facendo molto discutere la promessa di abolire le tasse universitarie fatta da Pietro Grasso dal palco della prima assemblea della lista unitaria della sinistra, Liberi e Uguali (LeU). Il presidente del Senato uscente ha puntato il dito contro il rincorrersi delle promesse elettorali, ma a sua volta ha fatto un annuncio che ha scatenato polemiche. Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha criticato l’ipotesi, ricordando che gli studenti meno abbienti sono già esonerati dal pagamento delle tasse. La loro abolizione per tutti, dunque, favorirebbe solo i redditi più alti. Da Liberi e Uguali gli ha risposto Pierluigi Bersani, che ha ricordato come in Germania l’università sia gratuita.
Grasso: “Università gratuita significa credere davvero nei giovani”
Pietro Grasso, il leader della lista che riunisce varie anime alla sinistra del Partito democratico (Pd), nell’ambito di un lungo discorso in cui ha illustrato il programma di LeU, dopo aver criticato gli altri partiti per le promesse irrealizzabili sventolate in campagna elettorale, ha lanciato una vera e propria bomba. Sulla falsariga della proposta fatta dal laburista britannico Jeremy Corbyn, Grasso ha annunciato che tra gli obiettivi della lista c’è quello dell’abolizione delle tasse universitarie. Una misura che costerebbe, come ha spiegato lo stesso presidente del Senato, 1,6 miliardi, appena “un decimo dei 16 miliardi che ci costa lo spreco di sussidi dannosi all’ambiente”, ha secondo aggiunto. Secondo Grasso, “avere un’università gratuita significa credere davvero nei giovani e rendere l’Italia più competitiva“.
Dem all’attacco: “Vantaggi solo per i ricchi. Tradito il principio di progressività”
Grasso, che dal palco aveva criticato Renzi per aver proposto la cancellazione del canone RAI, è stato duramente attaccato dal Pd. I dem lo accusano di tradire il principio di progressività, rinfacciandogli che la misura andrebbe a vantaggio solo dei più ricchi. Per i poveri, infatti, ci sono già l’esenzione dalle tasse e le borse di studio. Inoltre, attaccano dal Pd, eliminare le tasse favorirebbe i fuori corso. E, visto come stanno le cose nel nostro Paese, non c’è affatto bisogno di ulteriori incentivi al fenomeno. Ma non solo. Per gli esponenti del partito di Renzi, se si realizzasse quanto Grasso ha promesso, a rimetterci sarebbero le università stesse, in particolare quelle del Sud. Che si troverebbero ad avere ancora meno risorse.
La proposta di Pietro Grasso è stata, invece, difesa da Pierluigi Bersani. Il quale ha ricordato come in Germania l’università sia gratuita per tutti, nonostante la tassazione colpisca in maniera molto più rilevante i redditi più alti.