La classifica Censis 2016 degli atenei grandi sancisce nuovamente il dominio dell’Università di Perugia nella categoria degli atenei con un numero di iscritti compreso tra 20 e 40mila. Il primo posto è stato ottenuto dall’ateneo umbro grazie a un punteggio medio pari a 95,2 (-0,8 rispetto al 2015), frutto dell’eccellenza raggiunta sul piano della comunicazione e dei servizi digitali (110 su 110) e delle ottime valutazioni riportate da borse e strutture (tutt’e due con 94 punti). All’internazionalizzazione sono stati assegnati 90 punti e 88 sono andati ai servizi.
Al nono posto della classifica Censis 2016 degli atenei grandi si sono piazzate a pari merito l’Università di Milano-Bicocca e quella di Salerno (81,4), seguite da Roma Tre (77,2), che quest’anno scalza Messina (77), la quale deve accontentarsi dell’undicesima posizione.
Se il podio è rimasto invariato rispetto all’anno scorso, nulla è cambiato neppure per quanto riguarda le ultime tre posizioni della classifica Censis 2016 degli atenei grandi, dove ritroviamo, nell’ordine, l’Università dell’Aquila (76,2), quella di Chieti-Pescara (75,8) e infine la Seconda Università di Napoli, che nonostante un incremento di 1,8 punti rispetto al 2015 non riesce a risalire dall’ultima posizione e con una media di 72 si conferma fanalino di coda per il quarto anno consecutivo.
Sul piano dei singoli indicatori si riscontra che i servizi migliori sono ancora una volta quelli offerti dall’Università della Calabria, come sempre a punteggio pieno (110). 110 su 110 sono stati anche i punti assegnati alla comunicazione e ai servizi digitali di Perugia, che si conferma leader della categoria sotto questo aspetto. Per quanto riguarda le borse di studio (96) e le strutture (97), è Pavia a guidare la classifica Censis 2016 degli atenei grandi, che si merita la medaglia d’oro anche per l’internazionalizzazione (97).