Sono ancora una volta gli atenei statunitensi a dominare le graduatorie internazionali. Lo conferma la classifica università CWUR 2016, che mette in fila le migliori mille a livello mondiale, dando – come dodici mesi fa – il primato ad Harvard e mettendo sul podio anche Stanford (seconda) e il MIT di Boston (terzo).
Per i colori italiani quest’anno c’è una buona notizia: la Sapienza di Roma, prima tra gli atenei di casa nostra, è riuscita a entrare nella top 100. La classifica università CWUR 2016 la vede, infatti, al 90esimo posto assoluto assegnandole la 34esima posizione al mondo per qualità del corpo docente e la 59esima per livello generale della formazione. Un risultato di rilievo che ha giustamente inorgoglito il rettore Eugenio Gaudio, il quale ha sottolineato come esso sia frutto dell’impegno della Sapienza sul piano dell’internazionalizzazione, con l’aumento dei corsi in lingua inglese e delle agevolazioni per chi proviene dall’estero.
Tra le prime dieci della classifica università CWUR 2016 ci sono anche, nell’ordine, le britanniche Cambridge e Oxford, e le americane Columbia, Berkeley, University of Chicago, Princeton e Yale. Il primo ateneo non anglosassone in graduatoria è l’University of Tokyo (tredicesima), mentre per trovare un’altra europea bisogna scendere fino alla 23esima posizione, dove si è piazzato lo Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo.
Oltre alla Sapienza, gli atenei italiani che sono riusciti a entrare nel novero dei primi cinquecento al mondo nella classifica università CWUR 2016 sono l’Università di Padova (157esima), la Statale di Milano (171esima), Bologna (198esima), Torino (211esima), Firenze (251esima), la Federico II di Napoli (254esima), Pisa (285esima), Genova (291esima), Tor Vergata (306esima), la San Raffaele di Milano (309esima), Trieste (313esima), Perugia (333esima), Ferrara (335esima), Pavia (339esima), Bari (359esima), la Cattolica (373esima), la Normale di Pisa (377esima), Milano Bicocca (379esima), il Politecnico di Milano (389esimo), Verona (408esima), l’Università di Modena e Reggio Emilia (436esima), Siena (437esima), Parma (454esima) e Udine (463esima).
Rispetto al 2015, la Sapienza ha migliorato la propria performance di 22 posizioni e l’Italia, in generale, ha leggermente incrementato il proprio prestigio riuscendo a piazzare quattro atenei tra le prime duecento posizioni della classifica università CWUR 2016, uno in più rispetto all’anno passato.