Il decreto che stabilisce ufficialmente il numero e la ripartizione dei posti in palio nel test d’ammissione a Medicina 2016 non c’è ancora, ma le ipotesi che si fanno in merito al loro ammontare sono tutt’altro che rosee. Le associazioni studentesche, infatti, temono un taglio consistente a causa della recente richiesta fatta dal Ministero della Salute al MIUR, affinché si proceda a un ridimensionamento degli accessi in base ai reali fabbisogni del sistema sanitario.
Stando a quanto riportato da Link-Coordinamento universitario, il ministero guidato da Beatrice Lorenzin avrebbe indicato in 8.700 il numero di posti che andrebbero messi a concorso nel test d’ammissione a Medicina 2016. Ben il 10 per cento in meno dei 9.530 che in 60mila si contesero l’anno scorso. Se la richiesta fosse accolta, accedere al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia diventerebbe dunque sempre più difficile.
L’invito a tagliare i posti disponibili per l’immatricolazione ai percorsi di studio destinati alla formazione dei futuri camici bianchi, in realtà, non è una novità. Già nel 2015 gli Ordini dei medici fecero pressioni sul MIUR per un calo, agitando lo spettro di 25mila medici disoccupati nel giro di pochi anni se non si fossero ristrette le maglie per l’accesso alla professione. E il taglio in effetti ci fu, anche se in misura minore rispetto alle richieste: svanirono 500 posti rispetto al 2014.
La richiesta di un taglio dei posti per il test d’ammissione a Medicina 2016 emergerebbe dall’annuale documento sui fabbisogni che il Ministero della Salute presenterà alla Conferenza Stato Regioni e il numero indicato risulterebbe, secondo ciò che anticipa Link, essere inferiore di più di mille unità rispetto a quello proposto dalle regioni. “Per l’ennesima volta – tuona Alberto Campailla, portavoce del sindacato studentesco – le istituzioni preposte giocano coi numeri sulla pelle non solo degli aspiranti medici, che vedono trascurato il loro diritto allo studio, ma anche della popolazione sempre più bisognosa di cure”.
Secondo gli studenti, il criterio in base al quale stabilire l’accesso ai percorsi di formazione medica non può essere il contingentamento delle spese. Per questo Campailla invita il MIUR a rigettare la proposta del Ministero della Salute. Chi avrà la meglio lo si vedrà solo quando arriverà il decreto con l’ammontare e la suddivisione dei posti per il test d’ammissione a Medicina 2016, che se si rispetteranno i tempi degli anni passati dovrebbe essere pubblicato entro i primi dieci giorni di luglio.
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