Le cose sembrano mettersi bene per gli studenti meno abbienti: il MIUR ha infatti licenziato un decreto con il quale vengono innalzate le soglie ISEE e ISPE massime per poter beneficiare delle borse di studio. Una notizia che farà contenti molti, specie dopo le restrizioni dovute alla recente riforma dei criteri per il calcolo dell’Indicatore della situazione economica equivalente, che avevano lasciato molti studenti a bocca asciutta. Per l’anno accademico 2016-2017 le nuove soglie massime sono 23mila euro per l’ISEE e 50mila euro per l’ISPE (Indicatore della situazione patrimoniale equivalente).
Ma la situazione non migliorerà per tutti, a quanto pare. Le borse di studio, infatti sono erogate dalle singole regioni, le quali possono scegliere se uniformarsi o meno al decreto ministeriale e, secondo quanto riportano con preoccupazione le associazioni studentesche, molte di quelle del Sud non si sono ancora allineate con i nuovi massimali stabiliti dal MIUR.
Alberto Campailla, portavoce di Link-Coordinamento universitario, spiega che “ad oggi Emilia Romagna, Piemonte, Lazio, Abruzzo hanno già emanato la delibera regionale che ha spostato le soglie portandole a coincidere con il massimale nazionale”. Si hanno, inoltre, “notizie positive da Marche, Lombardia, Puglia, Campania e Friuli dove non esiste ancora la delibera ma l’assessore o l’ente preposto hanno preso impegni per una sua celere emanazione e per un aumento delle soglie”. I massimali sono stati aumentati anche da Toscana e Veneto, mentre Sicilia, Sardegna, Calabria, Molise e a sorpresa anche Liguria non hanno comunicato nulla in merito a un possibile aumento dei massimali che allargherebbe la platea degli idonei per le borse di studio.
Se la situazione restasse tale, segnalano le associazioni, c’è il rischio che in alcune regioni si rimanga esclusi dai benefici pur avendo situazioni economiche addirittura peggiori di quelle di colleghi di altre regioni che, invece, si vedranno assegnare le borse di studio. Per evitare questa ingiustizia, Link ha annunciato una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare finalizzata a far sì che i massimali ISEE e ISPE siano fissati a livello nazionale, “il fondo integrativo statale sia accresciuto fino a garantire la copertura totale delle borse di studio in tutte le regioni” e si istituisca una no tax area per tutti gli studenti con ISEE pari o inferiore a 28mila euro.