Con la pubblicazione del decreto ministeriale n. 288 del 29 aprile scorso, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha fissato i limiti per le detrazioni delle tasse per le università private da applicare alla dichiarazione dei redditi 2016. La legge n. 208 del 28 dicembre 2015 – la famosa legge di stabilità 2016 – all’art. 1, comma 954, lett. b), ha infatti modificato la normativa precedentemente in vigore, stabilendo che siano detraibili “le spese per frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università statali e non statali, in misura non superiore, per le università non statali, a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca da emanare entro il 31 dicembre, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali”.
Ciò significa che ogni anno, entro il 31 dicembre, il MIUR pubblicherà un decreto contenente la tabella aggiornata con l’importo massimo detraibile dalla dichiarazione dei redditi per la frequenza di università private. Tale importo sarà variabile in base all’area disciplinare di afferenza del corso di laurea e alla zona geografica nella quale si trova l’ateneo frequentato.
La somma massima detraibile per la frequenza di corsi di laurea triennale, magistrale o a ciclo unico presso università private per ciascuna area disciplinare nella dichiarazione dei redditi 2016 è stata così stabilita:
AREA MEDICA
- Nord: 3.700 euro
- Centro: 2.900 euro
- Sud e Isole: 1.800 euro
AREA SANITARIA
- Nord: 2.600 euro
- Centro: 2.200 euro
- Sud e Isole: 1.600 euro
AREA SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
- Nord: 3.500 euro
- Centro: 2.400 euro
- Sud e Isole: 1.600 euro
AREA UMANISTICO-SOCIALE
- Nord: 2.800 euro
- Centro: 2.300 euro
- Sud e Isole: 1.500 euro
Il dettaglio delle classi di laurea afferenti a ciascuna delle aree disciplinari e delle regioni incluse nelle zone geografiche di riferimento è contenuto nell’allegato 1 al decreto ministeriale.
Potranno essere detratte anche le spese per la frequenza di corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari presso università private, in questo caso gli importi massimi ammontano a 3.700 euro per le regioni del Nord, 2.900 euro per quelle del Centro e 1.800 per quelle del Sud e delle Isole. A queste cifre e a quelle riportate nell’elenco precedente occorre sommare anche l’ammontare della tassa regionale per il diritto allo studio.