Alle 13.30 di oggi una delle palazzine della Facoltà di Veterinaria dell’Università “Federico II” di Napoli si è sbriciolata davanti agli occhi di studenti e vigili del fuoco. Il crollo, fortunatamente, non ha fatto vittime né feriti, perché a partire dalle 4.30 della scorsa notte c’erano state delle avvisaglie inequivocabili che qualcosa nella struttura stesse cedendo. Una vistosissima crepa sulla facciata dell’edificio – situato in via Santa Maria degli Angeli alle Croci alle spalle dell’orto botanico – e scricchiolii sospetti avevano spinto le autorità a disporre la chiusura della struttura, ma nessuno si aspettava quello che sarebbe poi accaduto nel giro di appena 9 ore.
A causare il crollo sarebbe stata una voragine apertasi in piena notte sotto il piano stradale, causata probabilmente da infiltrazioni di acqua. Già prima dello sbriciolamento dell’edificio le lezioni erano state sospese e la facoltà di Veterinaria era stata evacuata completamente in via precauzionale. Così non solo studenti e docenti, ma anche gli animali usati a scopo didattico e quelli in cura presso la clinica si sono riversati in strada. L’intera zona era stata transennata per motivi di sicurezza e anche altre abitazioni della zona sono state evacuate in attesa che i tecnici del Comune intervenuti sul luogo stabiliscano se è sicuro o meno soggiornarvi o se sussista il rischio di ulteriori cedimenti.
Nel crollo la palazzina ha trascinato con sé anche parte di un altro edificio della facoltà, che su essa poggiava. E se la costruzione andata completamente distrutta era ormai in disuso da qualche tempo, l’altra era ancora in piena efficienza, pertanto si possono già prevedere futuri disagi per studenti e docenti. Nella seconda palazzina erano presenti anche registri, materiale didattico e macchinari che sono in parte andati perduti o sono rimasti danneggiati.
Le immagini del crollo mostrano chiaramente come la palazzina situata nel centro storico di Napoli sia venuta giù in pochi secondi, in maniera del tutto simile a un castello di sabbia.