Un minuto di silenzio e di riflessione per commemorare le vittime degli attentati di Parigi in tutte le scuole e le università italiane. Questo è l’invito che il ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha rivolto attraverso il proprio profilo Facebook a docenti e dirigenti di atenei e istituti scolastici.
Intanto Valeria Solesin, la ventottenne veneziana dottoranda in Demografia alla Sorbona che ieri sera si trovava al Bataclan con alcuni amici e il fidanzato e della quale si sono perse le tracce, risulta ancora dispersa anche se il suo nome non compare nella lista dei morti durante l’attacco terroristico all’interno della sala concerti.
A proposito degli attentati di Parigi che hanno fatto per il momento 129 morti e 352 feriti di cui 99 in gravi condizioni, il ministro Giannini ha scritto su Facebook che essi “rappresentano un attacco al cuore dell’Europa senza precedenti. Un attacco al quale dobbiamo subito dare una risposta, innanzitutto educativa e culturale”. Secondo il ministro non è possibile “restare indifferenti, paralizzati e chiuderci nelle nostre paure”, da qui l’invito a scuole, atenei e istituti per l’Alta formazione artistica e musicale a dedicare un minuto di silenzio alla commemorazione delle vittime degli attacchi terroristici che hanno insanguinato il venerdì sera della capitale francese e “almeno un’ora alla riflessione sui fatti accaduti”.
“Dobbiamo parlarne con i nostri studenti e aiutarli a capire che c’è e ci potrà sempre essere un principio di ricostruzione della nostra identità in cui credere e riconoscersi. E dobbiamo aiutarli a rifiutare, oggi più che mai, qualsiasi tentazione xenofoba o razzista”, ha sottolineato Stefania Giannini, ringraziando anticipatamente studenti, docenti e ricercatori per il loro impegno e la loro testimonianza.
L’Italia, come tutto il resto del mondo, è scossa dalla violenza dagli attentati di Parigi e resta ancora con il fiato sospeso per la sorte di Valeria Solesin, che manca all’appello da venerdì sera, quando i terroristi hanno fatto irruzione nella sala concerti Bataclan, dove la giovane si era recata per assistere alla performance di una band americana. Nella calca la ragazza ha perso la borsa con i documenti e il telefonino, che è stata poi ritrovata e raccolta da un’amica.
Al momento non si è ancora riusciti a capire cosa realmente sia accaduto a Valeria, visto che non c’è modo di contattarla. La buona notizia è che non dovrebbe essere tra le vittime, in quanto il suo nome non è nelle liste dei morti, ma potrebbe trovarsi tra i feriti e non essere stata identificata per l’assenza dei documenti. Per questo i suoi amici la stanno cercando anche con l’aiuto dei social network e si spera che al più presto si possa far luce sulla sua sorte.