Internet è, secondo molti, il futuro della formazione. Per non restare indietro rispetto a colossi americani come Coursera, anche l’Europa ha adesso un suo aggregatore di corsi online gratuiti di massa. Si chiama EMMA, acronimo per European Multiple MOOC Aggregator, ed è nato dalla collaborazione tra 12 università e aziende di otto paesi dell’Unione Europea.
Tra gli atenei coinvolti, con il prestigioso ruolo di coordinatrice del progetto, c’è l’Università “Federico II” di Napoli, che ha alle spalle un’esperienza nel campo dei mooc iniziata nel 2006 con Federica Web Learning. I primi 10 corsi di EMMA, disponibili in 8 lingue, sono stati lanciati nel settembre 2014, ma è a partire dal marzo scorso che la piattaforma è entrata nella seconda fase della propria vita, una fase nella quale si sono aggregati nuovi atenei e i corsi sono divenuti disponibili in tutto il mondo.
Prima di EMMA nel Vecchio Continente a partire dal 2012, con un ritardo importante rispetto a quanto fatto dagli atenei degli Stati Uniti, si erano avuti dei tentativi di esplorare il mondo dei mooc attraverso piattaforme nazionali che avevano, però, come limite la connotazione eccessivamente territoriale e il problema della lingua. Ma non solo: il salto di qualità di EMMA è anche quello di superare le differenze pedagogiche esistenti tra i vari paesi europei, uniformando modelli.
Tra i punti di forza di questa seconda fase del progetto EMMA c’è anche quello di aver implementato una funzione che consente di customizzare il proprio percorso di studio. E la piattaforma offre, a chi lo desidera, anche la possibilità di inserire un proprio mooc, purché rispetti i criteri stabiliti e passi il vaglio di una commissione di valutazione apposita. Per spiegare come fare e come sfruttare a pino tutte le funzionalità di EMMA è stata organizzata una summer school dal 4 all’11 luglio prossimi a Ischia. Perché più corsi saranno disponibili, più EMMA diventerà concorrenziale rispetto a colossi come Coursera.