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Essere più competitivi nel sistema universitario mondiale per guadagnare i
primi posti di “ranking” ovvero di reputazione nella classifica mondiale per numero di giovani
laureati. Il Presidente
Obama rinnova così in un discorso tenuto all’Università del Texas il suo richiamo all’obiettivo di
aumentare il numero di laureati negli Stati Uniti, come già anticipato nei suoi discorsi elettorali nel 2008.
La volontà è quella di arrivare al 2020 con un tasso del
60% di laureati, ovvero il 20% in più di quanto avviene oggi. Gli Usa infatti hanno iniziato a lasciare il posto di leader mondiali già circa 10 anni fa, quando paesi come Corea del Nord, Russia o Canada hanno iniziato a sorpassare i loro colleghi americani.
Oggi invece l’America è al
dodicesimo posto al mondo per numero di persone in possesso di una laurea tra 36 paesi sviluppati, e recentemente una ricerca del
College Board ha rivelato come questo possa incidere fortemente sulla competitività degli istituti universitari americani.
Inoltre, attualmente circa 16,7 milioni di americani tra i 25 e i 34 anni sono laureati, ma l’Amministrazione ha calcolato che tornare ai primi posti della classifica mondiale significherebbe dare la possibilità a
11 milioni di giovani in più di entrare al college e di finire il proprio percorso entro 10 anni.