Una selezione basata su due differenti prove, senza più domande di cultura generale. A fine dicembre era giunta la notizia che il test di Medicina 2015 si terrà a ottobre e adesso il quadro si arricchisce di nuovi elementi, al momento ancora allo stato di ipotesi. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) è in fermento per l’organizzazione della selezione delle matricole dell’anno accademico 2015-2016 e dal PD, il partito di maggioranza relativa in Parlamento, giungono proposte per la riforma di quel test che il ministro Giannini avrebbe voluto mandare in pensione per passare all’ormai famigerato “modello francese”.
L’addio al test è per il momento rimandato e di cancellare il numero chiuso non se ne parla nemmeno, perché la programmazione dell’accesso ai percorsi di studio mirati alla formazione dei camici bianchi è prevista dall’Unione Europea e l’Italia non può sottrarsi a tale obbligo. Eppure, sembra proprio che quest’anno le cose potrebbero cambiare e in modo anche abbastanza radicale. Francesca Puglisi, responsabile PD su Scuola Università e Ricerca, ha presentato una serie di proposte per il test di Medicina 2015, che comprendono l’organizzazione da parte degli atenei dei corsi di preparazione alla prova, l’introduzione di quesiti in inglese e la contemporanea eliminazione di quelli di cultura generale, e soprattutto la “duplicazione del questionario”.
Dei corsi di preparazione da sottrarre ai privati e far organizzare direttamente alle università stesse aveva già parlato il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, anch’egli in quota PD. Le proposte dell’On. Puglisi aggiungono, però, altri elementi. Per il test di Medicina 2015 si chiede al MIUR di preparare una bibliografia sulla quale gli studenti potranno prepararsi in vista della prova, che comprenda solo testi relativi a Fisica, Matematica, Biologia e Chimica. Il temuto “quizzone”, quindi, non dovrebbe più contenere quesiti di logica e cultura generale, quelle da sempre più contestate. Al contempo, potrebbero fare il loro ingresso nel questionario alcune domande in lingua inglese.
Per ridurre la possibilità di contenzioso, una delle vere piaghe del meccanismo di selezione attuale, il PD chiede anche che il test di Medicina 2015 si sdoppi. La proposta è quella di far svolgere agli studenti due prove – entrambe in ottobre – a distanza di due settimane l’una dall’altra e che ad essere valutata sia quella migliore. In questo modo si supererebbe il problema dello sbarramento basato su una prova secca, questione che fin dall’introduzione dell’attuale sistema fa discutere. Se le altre proposte per il test di Medicina 2015 sembrano facilmente applicabili nei mesi che restano da qui a ottobre, lo stesso non si può dire per quest’ultimo punto. Gli atenei, infatti, dovrebbero riorganizzare tutto rispetto al passato e potrebbero non esserci i tempi tecnici.
Mentre prosegue il dibattito in merito, dal MIUR arriva almeno una certezza. Le novità, se ci saranno, riguarderanno solo il test di Medicina 2015: per tutti gli altri percorsi a numero programmato a livello nazionale quest’anno rimarrà tutto come è stato finora.