Ecco le app gratuite per Android che rubano i dati personali
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Carnegie Mellon University: “Privacy a rischio, ecco le app gratuite che rubano i dati personali”

da | Nov 2014 | News | 0 commenti

Attenzione alle app gratuite per Android. Secondo un’analisi della Carnegie Mellon University, alcune di esse mettono a rischio la nostra privacy “rubando” i nostri dati personali. L’ateneo americano ha esaminato le 100 applicazioni gratis più scaricate, scoprendo che tra quelle più popolari ce ne sono alcune un po’ troppo “indiscrete”, in grado di accedere a informazioni sensibili come le nostre attività online, l’elenco dei contatti, la geolocalizzazione, i messaggi di testo e molto altro. Ciò significa che, anche se apparentemente non le paghiamo, queste app hanno un costo per la nostra riservatezza.

Se siete preoccupati per la vostra privacy e volete conoscere quanto le app gratuite che avete scaricato sui vostri dispositivi Android la mettano a rischio, la Carnegie Mellon University ha creato il sito web PrivacyGrade, in cui sono riportate le valutazioni rispetto all’invadenza delle applicazioni, in modo che gli utenti possano scegliere più consapevolmente quali scaricare.

Tra le app gratuite per Android che rubano i dati personali ci sono Backgrounds HD Wallpaper, Brightest Flashlight, Dictionary.com, Google Maps, Horoscope, Mouse Trap, Pandora, Shazam e Talking Tom Virtual Pet. Tutte queste applicazioni rientrano nella top 100 del Google Play Store e tra i termini e le condizioni – che sfortunatamente solo in pochissimi leggono prima dell’installazione – specificano chiaramente che richiedono il massimo accesso ai dati e all’hardware del nostro smartphone e del nostro tablet.

Il problema della app gratuite che violano la privacy è specifico di Android, poiché iOS utilizza un sistema differente, che consente all’utente di gestire caso per caso le autorizzazioni relative all’accesso ai dati personali. Per questo motivo, prima di scaricare qualunque applicazione dal Play Store di Google sarebbe bene visualizzare i dettagli per scoprire se alcune informazioni sensibili sono a rischio o meno. Anche perché ci sono app gratuite per Android che accedono a dati che poco o nulla hanno a che fare con il tipo di servizio offerto. Ad esempio, ha un senso che Skype acceda alla nostra lista di contatti, ma perché dovrebbe farlo anche un applicazione che non hanno a che fare con la comunicazione?

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