Mentre ancora si discute di Jobs Act e legge di stabilità, non mancano le iniziative di protesta da parte dei cittadini. Per gli studenti, il prossimo appuntamento è lo sciopero sociale del 14 novembre, indetto da associazioni, movimenti e sindacati di base per rivendicare diritti fondamentali come quello al salario minimo orario e chiedere al governo che anche in Italia sia introdotta una forma di reddito di base, oltre a una maggior tutela dei beni comuni.
Alcune delle principali associazioni studentesche hanno deciso di aderire a questa iniziativa senza precedenti nel nostro Paese per chiedere, ancora una volta, che sia garantito loro il diritto ad avere un futuro all’interno dei confini nazionali, senza dover essere costretti a emigrare o accettare lavori sottopagati o, perfino, a titolo gratuito.
E, per invitare alla mobilitazione, hanno lanciato anche una campagna sui social network accompagnata dall’hashtag #iovoglio. Gli studenti che incroceranno le braccia per lo sciopero sociale del 14 novembre sono invitati a postare sui social con questo hashtag un video in cui spiegare cosa vorrebbero “fare da grandi” e perché questo sogno è precluso loro. L’invito alla partecipazione allo sciopero sociale del 14 novembre passa anche attraverso altri hashtag, come #14n e #scioperosociale.
Se tutto andrà come sperano gli organizzatori, quella di venerdì sarà una iniziativa molto particolare, con cittadini di qualunque condizione sociale e status lavorativo che sciopereranno per 24 ore. Non saranno solo i lavoratori dipendenti a incrociare le braccia, ma anche precari, studenti, immigrati, partite IVA. E, poiché la protesta andrà oltre le canoniche 8 ore, è stata battezzata “sciopero sociale”. Non ci si asterrà solo dal lavoro, dunque.
Per quanto riguarda gli studenti, lo sciopero sociale del 14 novembre coinvolgerà l’Unione degli universitari (UDU), l’Unione degli studenti (UDS), LINK-Coordinamento Universitario e altre sigle minori. In occasione dell’iniziativa, l’UDS ha lanciato una foto-nomination in cui si invitano gli studenti a postare immagini di sé con le braccia incrociate vicino a banchi di scuola rovesciati, per invitare altri ad aderire alla protesta contro il Jobs Act e altri provvedimenti del governo Renzi.