C’erano anche moltissimi studenti alla manifestazione CGIL di oggi, 25 ottobre 2014. Insieme a centinaia di migliaia di lavoratori e pensionati, universitari e ragazzi delle superiori hanno affollato piazza San Giovanni, a Roma, per protestare contro il Jobs Act varato dal governo Renzi e contro la cancellazione dell’articolo 18 per i nuovi assunti.
Gli studenti sono partiti questa mattina alle 9.30 da piazzale Aldo Moro, davanti all’Università “La Sapienza”, unendosi al corteo principale ella manifestazione CGIL del 25 ottobre all’altezza della stazione Termini e sfilando per le strade della Capitale fianco a fianco con i lavoratori, fino alla meta. È stata una giornata all’insegna della contestazione pacifica, che ha fatto registrare una partecipazione ampia. Gli organizzatori della manifestazione hanno parlato di un milione di persone scese in piazza per reclamare uguali diritti per tutti, neoassunti e non.
L’adesione degli studenti alla manifestazione CGIL del 25 ottobre è stata dettata dalla volontà di far sentire la propria voce al governo Renzi rispetto ai temi del lavoro e del diritto allo studio. In piazza San Giovanni i giovani hanno portato il loro no a un futuro di precarietà e contrazione dei diritti, come hanno spiegato Gianluca Succimarra, coordinatore nazionale dell’Unione degli universitari (UDU), e Alberto Irone, portavoce della Rete degli studenti medi.
Se Succimarra afferma che “non possiamo più permetterci un Paese che taglia sempre e comunque sul nostro presente e sul nostro futuro”, Irone rincara la dose: “Dopo la pubblicazione del Piano Scuola, che mette in discussione il ruolo e la natura della scuola pubblica e dopo l’approvazione del Jobs Act, che precarizza il lavoro e ci consegna un futuro senza diritti, senza tutele e precario, è chiaro che l’idea di società del Governo è estremamente elitaria e lontana anni luce da quello che, in realtà, gli studenti vogliono: vogliamo solo studiare, accedere ai più alti gradi dell’istruzione, vogliamo avere tutti le stesse possibilità di riscattarci a prescindere dalle condizioni socio economiche delle nostre famiglie, vogliamo un futuro non precario, vogliamo un lavoro che sia dignità e non sfruttamento”.
Archiviata la manifestazione CGIL del 25 ottobre, per sindacato e studenti non finisce la lotta. Nuove iniziative, che potrebbero culminare con lo sciopero generale, sono state annunciate per quest’autunno. Matteo Renzi è avvisato.