L’autunno delle proteste e dei cortei è appena iniziato e già si registrano i primi scontri tra polizia e studenti. Oggi, in occasione della manifestazione dei lavoratori della FIOM – scesi in piazza a Torino contro il vertice UE sul lavoro in programma nel capoluogo piemontese – alla quale hanno aderito anche alcune centinaia di universitari e giovani dei centri sociali, a causa di un gruppo isolato di facinorosi ci sono stati momenti di tensione tra le forze dell’ordine e i manifestanti.
Quando il corteo della FIOM è giunto in piazza Castello, una decina giovani ha rimosso le transenne che sbarravano l’accesso al Teatro Regio, luogo in cui si stava svolgendo il summit tra i ministri del lavoro dei paesi dell’Unione Europea, e ha iniziato a scagliare petardi, palline di vernice, bottiglie, bulloni, pomodori e uova all’indirizzo dei poliziotti che formavano un cordone a protezione della sede dell’incontro. Tre agenti hanno riportato ferite a causa dello scoppio di bombe carta e uno di essi, il più grave, è stato accompagnato in ospedale, anche se fortunatamente le sue condizioni non destano preoccupazione. Tra gli autori delle violenze ci sono stati sei fermi ed è anche stato sequestrato un furgone pieno di bombe carta, petardi, bastoni e pietre.
Alla provocazione, la polizia ha risposto con un lancio di lacrimogeni e alcune cariche di alleggerimento, una reazione giudicata eccessivo dal segretario della FIOM, Maurizio Landini, che nel momento in cui sono iniziati gli scontri tra le forze dell’ordine e gli studenti stava tenendo un comizio nella piazza. A rendersi protagonisti dei tafferugli, infatti, sono stati solo pochi giovani manifestanti, mentre il resto delle persone presenti al corteo – studenti compresi – ha sfilato per le strade di Torino in maniera ordinata e non violenta.
Secondo il segretario della FIOM si è trattato di un tentativo di delegittimare gli organizzatori e coloro che hanno partecipato al corteo di Torino e mettere in ombra il successo della manifestazione che, ha detto Landini, ha avuto “un successo che non si vedeva da anni”.