Un master nel curriculum è sicuramente un plus, ma prenderne uno non è alla portata di tutti. I costi, infatti, sono molto alti, a volte decisamente proibitivi. E se, secondo dati raccolti da Il Sole 24 ORE, in media si spendono tra 1.000 e 5mila euro, i corsi più prestigiosi possono costarne anche fino a 50mila. Cifre record che rendono la formazione post laurea – altamente apprezzata dalle imprese – quasi un lusso. Il settore che “tira” di più? Stando alle rilevazioni di AlmaLaurea è quello sanitario.
I master di area sanitaria, infatti, sembrano essere quelli che più degli altri riescono a garantire un posto di lavoro a chi li ha frequentati. Tra coloro che hanno completato uno di questi corsi post laurea la percentuale degli occupati è elevatissima: 96,5 per cento, a fronte di una media generale pari all’85.
In tempi caratterizzati da una disoccupazione dilagante, frequentare un master sembra, quindi, una scelta lungimirante. Ma non è per tutti. Se i costi dei corsi di ambito sanitario non scendono mai al di sotto dei mille euro, sono altri quelli che fanno segnare cifre record. Gli MBA, i famosi Master in Business Administration, hanno contributi di iscrizione mediamente compresi tra i 20 e i 40mila euro, e possono andare anche oltre i 50mila.
Tuttavia, la crisi ha colpito anche il settore della formazione post laurea e, per non vedere il numero degli iscritti ai corsi calare drasticamente, in generale le tasse di iscrizione nell’ultimo anno sono scese. Anzi, si sono praticamente dimezzate: in precedenza la media era di 10mila euro. La contrazione del numero di coloro che possono permettersi un master non è l’unica spiegazione della diminuzione dei prezzi. Il master è un investimento e la propensione a fare o meno questo investimento è determinata dalla probabilità che questo vada a buon fine. I corsi con le migliori performance sul piano del placement sono quelli che hanno costi d’iscrizione record, mentre gli altri hanno dovuto ridimensionare le “pretese”.
