L’Università di Bologna guarda tutti dall’alto in basso nella classifica Censis per l’area di Psicologia 2014. Con 110 punti di media – il massimo possibile – l’ateneo si conferma al primo posto nella graduatoria che giudica i corsi di laurea triennale appartenenti alla classe di Scienze e Tecniche Psicologiche (L-24), finendo davanti all’Università di Padova (104), che guadagna una posizione rispetto all’anno scorso ed è seconda, e alla coppia formata da Torino e Trento (tutt’e due con 103), che condividono il terzo posto.
Ai piedi del podio della classifica Censis per l’area di Psicologia 2014 si è collocata Milano-Bicocca (97,5) e subito dopo il terzetto composto da “La Sapienza” di Roma, l’Università di Firenze e quella di Pavia (a pari merito, con 97 punti), seguito da Trieste (95). Le posizioni centrali della classifica Censis per l’area di Psicologia 2014 sono occupate da Pisa (94,5) e Genova (appaiate con 93,5), dalla “Federico II” di Napoli (92,5), dagli atenei di Bergamo (91,5), Bari (89,5) e Parma (89,5) e dall’Università del Salento (86).
Nelle posizioni medio-basse della classifica Censis per l’area di Psicologia 2014 sono finite, invece, le università di Urbino e Perugia (a pari merito con 83,5), Cagliari (83), Chieti e Pescara (81,5), la Seconda Università di Napoli e Messina (entrambe con un punteggio di 79). Infine, le ultime tre posizioni della graduatoria sono spettate al duo Palermo–Catania, terzultimo con 78,5 punti, a Verona, penultima con 76, e all’Università dell’Aquila, anche quest’anno ultima del gruppo con una media pari a 71,5.
L’identikit del laureato in Psicologia. Dall’indagine AlmaLaurea sui laureati triennali del 2013 si scopre che il voto medio alla laurea si attesta a 98,2/110, mentre il tempo mediamente impiegato per giungere al termine degli studi è di 4,4 anni e coloro che si laureano in corso rappresentano il 47 per cento. Agli esami il voto medio è 25,5 trentesimi e quelli che si dicono decisamente soddisfatti del percorso di studi scelto sono il 31 per cento.
Sbocchi professionali. I laureati in Psicologia hanno l’opportunità di esercitare l’attività come libero professionista, iscrivendosi – previo superamento dell’esame di Stato – all’albo dei terapeuti, ma possono anche lavorare nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale o in aziende. In quest’ultimo caso, si occuperanno di selezione, gestione e formazione delle risorse umane.