università sicilia merito
Controlli serrati sui test di ingresso, cambio dei programmi utilizzati all’interno dei quiz, e soprattutto meno tasse per gli studenti
meritevoli. Questa la ricetta richiesta dell’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale della Sicilia, Mario Centorrino, rivolgendosi alle Università della
Sicilia sulla scorta si quanto messo in atto dall’ateneo di Messina.
Mentre a Messina infatti si stanno già facendo passi in avanti per premiare il
merito, negli altri atenei c’è ancora della strada da fare secondo Centorrino, il quale auspica fortemente una valorizzazione di tutte quelle eccellenze che terminano con ottimi voti il ciclo di scuola superiore, procedendo all’
esonero o a una forte riduzione delle
tasse per il primo anno di università. Un progetto d’altronde messo in moto anche da altri atenei come testimonia il
Piano di Merito 2010 dell’Alma Mater di Bologna.
Questa però non è l’unica iniziativa che l’Assessore vorrebbe introdurre nel sistema universitario della Sicilia, sottolineando la necessità del “massimo rigore nelle selezioni per
l’accesso alle facoltà a numero chiuso, e di una proposta in sede nazionale, con l’eventuale collaborazione di questo assessorato, affinchè i
test di valutazione si riferiscano prevalentemente ai
programmi scolastici”.
Uno spunto che nasce dalla volontà di
contrastare tutti quei corsi che vengono venduti agli studenti, anche a
costi salati, con promesse di superare i testi di ammissione, “questi corsi – ha denunciato Centorrino – cosa assurda da ogni punto di vista didattico, offrono preparazione per lo svolgimento dei test di ammissione a prescindere dalla materia cui i test stessi si riferiscono”.
Penso che la tradizione dell’ università messinese e siciliana in generale devono ritornare agli antichi splendori che meritano, non solo nelle aree tradizionali, medicina, giurisprudenza,economia (aree in cui vantano antichissime tradizioni), ma anche in aree moderne come quelle tecnologiche (ingegneria in tutte le sue più moderne specializzazioni).
Ciò con lo scopo di porsi come polo universitario non solo della Sicilia ma del mezzoggiorno in generale ed anche come polo del bacino mediterraneo.
Un progetto ambizioso, ma sono sicuro fattibile, viste le tradizioni di elevatissima cultura che ha caratterizzato nel tempo e caratterizza la scuola siciliana.