l'aquila festival cinema venezia
Raccontare uno stravolgimento, il cambiamento umano, sociale e del territorio, la ricostruzione. Questo il tema di “
L’Aquila. Un anno dopo“, documentario girato dagli
studenti aquilani dell’Accademia dell’Immagine che saranno, il 10 settembre prossimo, ad aprire le porte del 67esimo Festival del
Cinema di
Venezia.
Nonostante il
documentario sia fuori concorso, verrà presentato ufficialmente nell’ambito del workshop didattico che sarà coordinato da Gianfranco Rosi e Stephen Natanson con la collaborazione del prestigioso Centro Sperimentale di Cinematografia, e farà parte delle cosiddette “
nuove tendenze“.
La categoria è infatti “
Orizzonti” dedicata alle nuove proposte e
avanguardie del cinema internazionale e “presta attenzione particolare alle esperienze di registi che si siano formati in diversi ambiti espressivi”, ha dichiarato il Presidente della Biennale Paolo Baratta – “costituendosi come un “laboratorio” dei molteplici linguaggi artistici”.
Il confine labile che separa la fiction dal formato del documentario viene attraversato per mostrare, partendo dalla fiaccolata di
commemorazione avvenuta il 6 aprile scorso per le vittime dell’Aquila, il riassunto di quello che è accaduto, degli umori e delle voci della gente che lo ha vissuto sulla propria pelle. “Abbiamo voluto rappresentare – ha spiegato Fabio Ciotti, uno degli studenti dell’Accademia – l’ anima velata e sospesa di una città che ha subito un torto, ormai
dimenticato dopo un anno esatto dalla tragedia”.