chiusura lavori senato ddl riforma università
Il
ddl sulla
riforma dell’Università è atteso in Senato
giovedì 22 luglio per essere incardinato. La chiusura dei lavori è stata decisa definitivamente dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Scade quindi anche il termine ultimo per la presentazione degli
emendamenti, ed entro la prima settimana di agosto dovrebbe concludersi l’iter con i lavori della Camera alta. Ma non tutti sono d’accordo sul fatto che due settimane siano sufficienti per chiudere il sipario su una riforma così importante.
A parlare chiaro sono gli esponenti dell’Italia dei Valori che hanno sottolineato la
complessità di una riforma che inciderà fortemente sul futuro dei giovani italiani. Un provvedimento così delicato e complesso, insomma, che richiederebbe necessari “approfondimenti” ha detto il capogruppo dell’Idv,
Felice Belisario, che ha aggiunto anche: “si tratta di una riforma che ha sollevato le
perplessità di diverse parti non solo politiche, di cui vogliamo tenere conto”.
Ma il ministro
Gelmini è stata irremovibile sulle scadenze, e ha annunciato che il ddl di riforma dell’università diventerà legge
entro ottobre. Intanto, nonostante si avvicini la pausa estiva, negli atenei italiani continua forte la
mobilitazione da Nord a Sud di ricercatori, docenti e studenti che questa riforma così com’è non la vogliono perché, continuano a dire da mesi, taglia risorse all’università pubblica e non riconosce abbastanza valore alla ricerca universitaria.
Devono fare una bella università telematica, perchè chi non ha i soldi a pagarsi l’ affitto nelle sedi universitarie non può studiare.
Ed anche costruire case per studenti fuorisede a prezzo basso perchè la case che danno agli studenti sono al limite della decenza e si pagano care.
Sono gli affitti che pesano non 1000 2000 euro di tasse.
Questo devono fare se vogliono aiutare gli studenti.
Ed anche ostelli dove poter pernottare la settimana degli esami, senza fittare una casa tutto l’ anno quando non si seguono più i corsi.