Troppe lampade abbronzanti fanno male alla pelle. Le più recenti ricerche hanno scoperto che non se ne dovrebbe fare mai più di una a settimana. E, se un bel colorito dorato è per molti una cosa irrinunciabile anche d’inverno, l’importante è non esagerare sia nella frequenza che nella durata delle sedute. Anche perché, i rischi sono reali e temibili.
Secondo uno studio condotto dalla California University e dall’Università di Cambridge, il ricorso eccessivo alle lampade sarebbe responsabile di quasi mezzo milione di casi di tumore ogni anno. Tra le varie fasce della popolazione sono gli universitari a farne un uso maggiore: ben il 55 per cento di essi ha familiarità con l’abbronzatura artificiale. L’invito per tutti è quello di limitare al massimo l’uso delle lampade abbronzanti, non superando mai la frequenza di un trattamento a settimana.
In proposito, Leonardo Celleno – dermatologo presso il Centro ricerche cosmetologiche dell’Università Cattolica di Roma – mette in guardia, in modo particolare, alcune precise categorie di persone, ovvero “minorenni, persone con problemi di pelle o con molti nevi, persone con spiccata sensibilità alla luce”. Inoltre, invita a fare attenzione al fototipo di appartenenza. Chi è molto chiaro di carnagione e tende a scottarsi facilmente al sole, ad esempio, non dovrebbe mai abusare delle lampade abbronzanti, perché potrebbe incorrere in gravi patologie della pelle.
Se non si riesce a rinunciarvi, oltre a evitare di sottoporsi a più di una lampada abbronzante a settimana, occorrerebbe seguire al momento della seduta anche una serie di accortezze. Innanzitutto, spiega Celleno, si dovrebbe evitare di mettere profumi, “perché possono reagire e dar luogo a brutte macchie pigmentate, difficili da mandar via”. Oltretutto, va saputo che anche la pillola anticoncezionale – assieme ad altri tipi di farmaci, come gli antiaritmici per il cuore – potrebbe fotopigmentare la pelle. Altro consiglio utile: tenere sempre gli occhi chiusi, per evitare eventuali danni.