Giallo all’Università di Bari: nel plico contenente i test di ammissione a Medicina e Odontoiatria, i commissari hanno trovato 49 buste anziché 50. In corso le indagini della Digos, che ipotizza il reato di furto finalizzato alla truffa. Il tutto sarebbe avvenuto per permettere a qualcuno di superare senza problemi la tanto attesa e temuta prova. Adesso l’Unione degli universitari (Udu) minaccia: “Se i compiti sono usciti da Bari o da un’altra sede tutto il concorso è da annullare”. D’altra parte, “non possono rimetterci sempre gli studenti”.
Sarebbe stata la stessa commissione d’esame ad avvisare la Digos, dopo aver notato che il plico in questione era sigillato in maniera differente rispetto agli altri e che al suo interno c’era una busta in meno. Finora sono stati sentiti i commissari e tutte le altre persone che, a Bari, in qualche modo hanno avuto per le mani il pacchetto, incluso il conducente che ha portato le buste, provenienti da Roma, fino al capoluogo pugliese. A quanto pare, il furgoncino che ha guidato è stato parcheggiato per alcuni giorni – in attesa del giorno dei test di ammissione – in una caserma dei carabinieri, ovviamente chiuso a chiave.
L’ipotesi della Digos è che il plico sia stato aperto prima dell’arrivo a Bari, cioè a Roma o in un centro di smistamento. Intanto, mentre sono in corso gli accertamenti della polizia, il rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio, racconta che la mattina della prova, non appena la commissione si è resa conta che da uno dei pacchi mancava un plico con i test di ammissione a Medicina, subito è stata avvisata la Digos ed è stato pure fotografato il pacco in questione, che appariva leggermente schiacciato. “Abbiamo contemporaneamente avvertito il ministero – ha aggiunto – che ci ha autorizzati ad andare avanti con le procedure e fare la prova”. E così è stato fatto.
Rispetto all’ipotesi di truffa avanzata dalla Digos, l’Udu ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per l’annullamento del concorso, nel caso risultasse truccato: “In una graduatoria nazionale quello che succede a Bari – fanno notare dall’associazione studentesca – si ripercuoterà a catena sulle altre sedi, per questo chiediamo già da ora alla ministro di sanare le ammissioni di tutti i partecipanti al test consentendo loro di studiare nel prossimo anno accademico”. Ma il test di ammissione a Medicina non dovrebbe essere in pericolo: dal MIUR, infatti, fanno sapere che, in attesa che la magistratura si esprima sull’eventuale ipotesi di reato, il ministero “anche alla luce dei primi riscontri sui risultati del quiz, ritiene di non dover annullare la prova”.