La comunicazione passa sempre di più attraverso i social media e anche gli atenei si adeguano. Tra Facebook e Twitter, secondo l’indagine #socialUniversity del Centro Nexa del Politecnico di Torino, i dati relativi alla presenza sono buoni, con 8 università su 10 che hanno un profilo Facebook e 7,6 su 10 che hanno un account su Twitter. Ma c’è ancora da lavorare sull’interazione.
Quanto sono presenti le università italiane in Rete? E quanto sanno sfruttare i social network per comunicare? Questi i campi di ricerca di #socialUniversity, un progetto del Centro Nexa su Internet e Società del Politecnico di Torino da cui è scaturita un’indagine approfondita sull’uso che gli atenei del nostro Paese fanno dei nuovi canali digitali.
Tra i social media, quello più gettonato in ambito universitario è Facebook, mentre sono soprattutto gli atenei più grandi a sfruttare anche Twitter. Le università più social? Quelle del Nord Italia: 9 su 10 sono attive nelle nuove reti digitali, contro le 4,5 del Sud. Quanto all’anzianità, invece, battono tutti il Politecnico di Torino – con un account Facebook creato nel 2008 – e l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, presente dal 2009 su Twitter. Per la maggior parte degli altri atenei l’anno di approdo sui social network è invece stato il 2011.
Fin qui, dati più che soddisfacenti. Meno rosei, invece, quelli che riguardano l’effettiva interazione con studenti e altri utenti. Su Facebook più di 4 università su 10 non consentono la pubblicazione di messaggi nella propria bacheca. Su Twitter, invece, più di 4 account dei nostri atenei su 10 non sono attivi. E quelli attivi pubblicano notizie, ma non sfruttano ancora i social per la divulgazione scientifica, prassi consolidata all’estero.
L’indagine del Politecnico di Torino ha riservato anche qualche sorpresa. Sapevate che 6 atenei su 10 hanno un canale Youtube? Il video network è il terzo social più usato. Le università lo usano per pubblicare estratti di conferenze, video di lezioni, materiali vari. E non sono poche quelle che caricano materiale gratuito perfino su iTunes di Apple.