Abbigliamento estivo, polemiche all'Università di Tor Vergata
allenati con i nostri test di ammissione e orientamento gratuiti

test di ammissione
PREPARATI AI TEST PER
ACCEDERE AI CORSI DI LAUREA

TEST DI MEDICINA
ALLENATI PER IL TEST
DI INGRESSO A MEDICINA

TEST DI ORIENTAMENTO
VALUTA L’AREA DI STUDI
PIU’ ADATTA A TE

TEST DI RI-ORIENTAMENTO
VERIFICA SE IL TUO PERCORSO
DI STUDI È QUELLO GIUSTO

“Abbigliamento estivo, più rigore”, polemiche all’università di Tor Vergata

da | Giu 2010 | News | 1 commento

tor vergata studenti estate


Il monito della direttrice del corso di laurea in scienze infermieristiche dell’Università di Tor Vergata ai suoi studenti, già è diventato un caso da socialnetwork. La richiesta della docente è quella di adottare un abbigliamento estivo più  adatto al contesto universitario perché, accusa “Non si possono vedere ragazze così provocanti o ragazzi con i pantaloncini“.

Tutto è iniziato quando la direttrice didattica Anna Mariano ha tenuto la scorsa settimana una lezione focalizzata appositamente su quale sia l’abbigliamento decoroso da tenere all’università. Gli studenti, scontato dirlo, hanno adottato dall’ondata di caldo il “classico” look estivo di pantaloni più corti, o canottiere e T-shirt, causa anche l’assenza di climatizzazione all’interno delle aule.
La sede della facoltà di scienze infermieristiche si trova nella zona di Roma chiamata Laurentino, in cui gli studenti per tutti e 3 gli anni del corso prendono regolarmente parte alle lezioni, salvo ovviamente il periodo di tironcinio che viene svolto negli ospedali e richiede una divisa formale fornita dalla stessa università.
E se ne nessuno osa discutere la divisa per il tirocinio, tuttavia gli studenti sono prontamente insorti creando gruppi da socialnetwork per far sentire il loro dissenso su un “dress code”, soprattutto in considerazione delle elevate temperature di questi giorni e l’assenza di condizionatori in Ateneo.
“Piuttosto che vietare i pantaloncini corti all’università, io penserei a far installare l’aria condizionata”, è intervenuto Carlo Pileri, presidente dell’Adoc al quotidiano Repubblica, che sottolinea come  tale strumento non è affatto da considerarsi un lusso, ma piuttosto un utile strumento per rendere vivibili i locali dove si studia.

FacebookTwitterEmailWhatsAppLinkedInTelegram
Registrati
Notificami
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
francesco
francesco
14 anni fa

per quel che mi riguarda, invece di fare tante polemiche sull’abbigliamento farebbero prima a istallare l’aria condizionata o opportunamente munire ogni classe di almeno 2 ventilatori visto che l’hanno fatto dopo tutto sto casino e soprattutto dopo che i giornalisti si sono recati presso la struttura per fotografare alcune cose che non vanno, ma sono stati fermati dagli infermieri.
Voglio pure dire un’altra cosa, presso questa sede facciamo lezioni con le slade, cioè il docente arriva fa lezione con le slide, non sa neanche se quell’argomento è sul libro ma tanto non si usa e alla fine siamo costretti a fa continuamente delle fotocopie per studiare.
Allora io la penso così noi paghiamo per frequentare e di conseguenza vorrei ci sia almeno un pò di buon senso da tanti docenti perchè non tutti si comportano in quel modo, usassero il libro, la smettessero di avere questo genere di atteggiamento così menefreghista, perché diciamo la verità quello è menefreghismo e indolenza allo stato puro.
Da contribuente e studente penso che le cose dovrebbero cambiare un pò e per fortuna che sono di passaggio in quel posto e non ci rimarrò più di tanto.
Tanti docenti sono pregati di cominciare a lavorare come si deve perchè non per niente sono pagati per farlo e se non li va di farlo se ne stessero a casa, e la direttrice è pregata di ricordarsi che quella è una sede universitaria e non un convento di suore di clausura e ci mancherebbe pure che cominciasse a sospendere gli alunni solo per l’abbligliamento, mica siamo tornati al periodo dell’inquisizione.