Anche dopo la fine della loro esperienza, gli ex studenti Erasmus possono continuare a tenersi in contatto e a fare rete, in modo da aiutarsi a vicenda a trovare lavoro (o a crearlo) e a lanciare start-up. Con questo obiettivo, due giovani professionisti toscani – Francesco Cappè, già funzionario dell’Onu, e Marco Mazzini, con un importante curriculum da manager di gruppi della comunicazione – hanno creato il network professionale garagErasmus.
Tale rete di ex studenti Erasmus “ha l’ambizione – spiegano i due fondatori – di riunire tutti i partecipanti del programma per creare un network di professionisti autenticamente europeo, ricorrendo soprattutto ai media digitali”. Un modo assai attuale e moderno di fare business assieme. Grande il successo finora riscontrato, sia a livello dei vecchi partecipanti al programma europeo di scambio sia a livello istituzionale, tanto che l’iniziativa sarà presentata a Milano il prossimo 27 Settembre e alla Camera dei Deputati il 3 Ottobre.
Attraverso l’organizzazione di una rete specifica per gli ex studenti Erasmus, i due fondatori di garagErasmus non si propongono di realizzare solo una funzione puramente sociale (cioè quella di allargare e tenere vivi i contatti), ma anche di favorire la creazione di opportunità concrete per trovare un impiego. Il tutto sfruttando quell’esperienza che – a loro tempo – li ha influenzati enormemente e che oggi li accomuna. Marco Mazzini, ad esempio, ricorda l’anno trascorso a studiare all’estero come una vera e propria “palestra di vita”, che gli ha permesso di intrecciare “relazioni bellissime con amici che poi sono rimasti tali per sempre”.
Per raggiungere l’obiettivo di creare reali opportunità lavorative, i due professionisti toscani hanno attualmente stilato un elenco di 5mila ragazzi e ragazze che hanno concluso la propria esperienza nell’ambito del programma di scambio europeo da poco e che ancora non hanno lavoro: “Presto – fanno sapere – saremo organizzati per mandare i loro profili alle aziende che cercano personale in tutta Europa”. Ma non è finita qui: garagErasmus, infatti, si sta mobilitando anche per lanciare “un’iniziativa di ‘crowfunding’ (cioè finanziamento dal basso, mobilitando un gran numero di persone) a livello europeo a sostegno delle start-up“.