blocco studentesco manifestazione 7 maggio
Alla fine ”La manifestazione organizzata per il 7 maggio dal Blocco Studentesco a Roma è stata
autorizzata. Dalle 8.30 alle 14 si terra’ quindi un presidio fisso a piazza della Repubblica”.
Lo comunica il Blocco Studentesco dopo l’iniziale
stop della Questura di Roma alla manifestazione voluta dal movimento studentesco di destra e prevista per la prossima settimana.
”La Questura di Roma ci ha comunicato di aver ritirato l’autorizzazione al corteo studentesco in programma il 7 maggio prossimo per motivi di ordine pubblico” avevano dichiarato nei giorni scorsi i responsabili del Blocco,
denunciando ad alta voce pressioni esercitate dai movimenti studenteschi della
sinistra, accusate di essere incitate dagli esponenti politici nelle minacce di creare disordini pubblici in caso della manifestazione intitolata “Giovinezza al Potere!”.
Secondo quanto dichiarato dal Blocco, insomma, il questore avrebbe ritenuto che le minacce di provocare disordini da parte dei centri sociali costituissero un problema per la sicurezza tale da
impedire lo svolgimento della manifestazione.
Da qui si è dato il via alle trattative, che hanno fatto giungere la vicenda fino alla Camera, con un’interrogazione urgente al ministro degli Interni
Roberto Maroni, per capire il perché dell’invito a “desistere”, una petizione che ha visto tra i firmatari anche parlamentari del Pdl.
“È di
gravità inaudita che deputati del Pdl diano copertura politica totale al movimento
neo-fascista Casapound, responsabile di aggressioni violente in diversi atenei romani”, hanno affermato invece, in una nota congiunta, Fabio Nobile, dell’Ufficio politico nazionale del
Pdci e Flavio Arzarello, coordinatore nazionale della
Fgci, l’organizzazione giovanile del Pdci – Federazione della sinistra.
Tuttavia, dopo
l’accordo raggiunto ieri tra il consigliere capitolino Luca Gramazio e i responsabili nazionali di Blocco studentesco, Davide Di Stefano e Francesco Polacchi con i funzionari della Questura di Roma, la manifestazione ci sarà, anche se in
formato ridotto, sarà infatti autorizzato un
sit-in e non un corteo come annunciato nei giorni scorsi.