Tutti vi accusano di essere antipatici, irascibili e sgradevoli? Poco male: secondo l’Università di Harvard siete più intelligenti di tutti i buontemponi e le persone amabili. Proprio così: un brutto carattere sarebbe segno di intelligenza.
Più scaltri e più inclini al comando. Così lo studio condotto da un team di ricercatori della prestigiosa università americana ritrae gli antipatici. Magari un po’ aggressivi, forse un po’ troppo scontrosi e per questo tenuti alla larga, ma decisamente capaci di sfoggiare la loro innata astuzia. Per arrivare a queste conclusioni, ad Harvard hanno studiato un gruppo di scimmie bonobo e di scimpanzé, gli animali con le caratteristiche comportamentali più affini a quelle degli esseri umani.
E così, parrebbe che non ci sia gara: forse saranno più apprezzabili la gentilezza e l’affabilità, ma gli individui dotati di un carattere più irascibile sono quelli più intelligenti. Come riconoscerli? Non dovrebbe essere difficilissimo: cattivo umore pressoché costante, tendenza a innervosirsi piuttosto facilmente, antipatia e astio nei confronti della maggior parte delle persone. E, ovviamente, nemmeno l’ombra di un sorriso sul volto.
Probabilmente a qualcuno non farà piacere sentirlo, ma quel compagno di scuola o di università cui non abbiamo mai rivolto la parola perché sempre torvo e chino sui libri – o che non l’ha mai rivolta a noi ma, anzi, si è sempre mostrato sprezzante, schivo e poco incline alle relazioni umane – benché bollato da tutti come antipatico, potrebbe essere un genio, e noi potremmo esserci persi una conversazione col novello Einstein in cambio di qualche chiacchiera con la loquacissima e ben più solare vicina di banco.
E chissà come ci troveremo a comportarci nei confronti degli altri dopo questa scoperta: ricercare cordialità e affabilità o puntare verso sguardi di traverso e atteggiamenti antipatici che possono essere segnali di intelligenze sopraffine? E soprattutto, chi ci dice che non diventeremo tutti più cupi e scostanti pur di dimostrare di essere nel novero dei superintelligenti?
CREDO SIA PROPRIO UNA STRON_@T@,LO DICE UNA INC@__OS@ PERENNE!
Da chimico, so che 9 volte su 10 questi articoli sono sciocchezze.
Specialmente perché non c’è mai un riferimento serio all’articolo o allo studio di cui si parla.
Voglio dire non solo non c’è un link dell’articolo, ma non avete scritto nemmeno chi è il Professore a capo dello studio. Pura fantascienza!
Si potrebbe avere questo link? O avete sognato questa storia la sera prima di scriverla?
L’articolo non è una sciocchezza. Ciò di cui la nostra redattrice ha scritto è uno degli sviluppi (il più curioso, in verità, ma immaginavamo che la rubrica in cui è stato inserito il pezzo lo lasciasse già presagire) di questo studio: http://www.cell.com/current-biology/abstract/S0960-9822%2809%2902141-1
Nessuno ha sognato alcunché e mi spiace che l’impressione ricevuta sia questa.