Meno una settimana alle elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale degli studenti universitari (CNSU). Seggi aperti in tutte le università italiane dalle 9.00 alle 19.00 del 21 Maggio e dalle 9.00 alle 14.00 del 22 Maggio.
Il CNSU, istituito con il D.P.R. n. 491 del 2 dicembre 1997, è un organo composto da 28 studenti iscritti a un corso di laurea, più un dottorando e uno specializzando. Il Consiglio formula pareri e proposte al ministro dell’Università, soprattutto in merito ai progetti di riordino del sistema universitario, ai decreti ministeriali relativi agli ordinamenti didattici e all’orientamento, all’impiego del finanziamento ordinario, ma anche su altre materie di interesse. Inoltre, il CNSU può rivolgersi al ministro per porre quesiti su fatti rilevanti a livello nazionale relativi alla didattica universitaria o alla condizione studentesca e il ministro ha sessanta giorni di tempo per rispondere.
La scadenza per la presentazione delle liste per le elezioni del CNSU è stata il 22 Aprile scorso. Le cariche per gli eletti al Consiglio durano tre anni, e non prevedono la rieleggibilità. Ai fini del voto, le istituzioni universitarie sono raggruppate su base regionale in quattro distretti territoriali, corrispondenti ad altrettanti collegi. Una volta nominato, il CNSU elegge un presidente – quello attuale è Mattia Sogaro, del Coordinamento Liste Diritto allo Studio (CLDS) -, un vice-presidente e quattro altri membri per formare l’ufficio di presidenza. Il Consiglio è tenuto a compilare e consegnare una relazione sulla condizione studentesca nell’attuale sistema universitario entro il primo anno dall’insediamento.
Per le tre componenti del CNSU sono chiamati a votare gli studenti iscritti a un corso di laurea o laurea magistrale (o vecchio ordinamento), gli studenti iscritti a corsi di specializzazione, i dottorandi di ricerca in corso. I seggi sono organizzati dalle singole università e per votare bisogna presentarsi muniti di un documento di identità in corso di validità. Si può votare anche in atenei diversi da quello di appartenenza, ma in tal caso bisogna certificare la propria condizione di iscritti.