Il fotovoltaico adesso è davvero green. Secondo i dati recentemente raccolti dall’Università di Stanford nel 2012 questo tipo di pannelli solari sono finalmente riusciti a generare un quantitativo di energia maggiore rispetto a quella necessaria per la loro produzione e installazione, divenendo così un sistema realmente ecosostenibile. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Environmental Science & Technology.
Secondo la ricerca, il sorpasso si deve all’ottimizzazione energetica dei sistemi di produzione, che ha consentito di abbattere il dispendio di energia richiesto, ma anche alla crescente diffusione del fotovoltaico, che negli ultimi anni ha conosciuto un’ascesa inarrestabile (si stima che nel 2012 si siano superati i 100 GW di potenza installata).
A rendere in precedenza poco ecosostenibile questo sistema di produzione di energia era il fatto che la realizzazione dei pannelli fotovoltaici richiedesse altissime temperature (oltre 3.000 gradi Fahrenheit) per la fusione delle rocce dalle quali ricavare il silicio necessario, cosa che implicava un alto dispendio energetico. Oggi, invece, grazie a tecnologie sempre più efficienti si riesce a diminuire drasticamente il quantitativo di energia utilizzata durante questo processo, facendo sì che non ecceda quella che i pannelli fotovoltaici sono in grado di generare.
Si tratta di progressi importantissimi, soprattutto se si pensa che – secondo i calcoli dei ricercatori dell’Università di Stanford – questo potrebbe consentire al fotovoltaico di saldare il proprio “debito” energetico al massimo entro il 2020, facendo sì che da allora in poi questa fonte energetica divenisse quasi ad impatto zero. E, se si realizzassero distese di pannelli fotovoltaici in zone strategiche (come i deserti degli USA e del Medio Oriente), i tempi potrebbero accorciarsi drasticamente.
I ricercatori, convinti della necessità di analizzare scientificamente il rapporto costi-benefici delle energie rinnovabili, ipotizzano che nel 2020 il fotovoltaico produrrà circa il 10 per cento dell’energia mondiale, consumandone circa il 9 per cento. Tuttavia sottolineano che, grazie ad ulteriori innovazioni, il fabbisogno energetico dell’industria fotovoltaica potrebbe anche continuare a scendere fino a far arrivare il dispendio energetico per la produzione dei pannelli ad appena il 2 per cento della capacità elettrica globale.