roberto saviano normale pisa
Si è concluso questa settimana il ciclo di seminari tenuti alla
Normale di Pisa da Roberto
Saviano, autore del best-seller “Gomorra”, da anni impegnato nella lotta alla mafia e attualmente costretto a vivere sotto scorta.
Il ciclo si intitolava proprio “Strategie e tattiche criminali internazionali”, lezioni decisamente insolite per un’università e alle quali hanno potuto assistere soltanto
43 studenti accuratamente selezionati.
I ragazzi sono stati scelti – tra Scuola Normale, Scuola Sant’Anna, Università di Pisa e IMT-Lucca – per le
motivazioni e gli interessi che hanno dimostrato al momento della domanda di iscrizione ai seminari che poi si sono tenuti in quattro puntate, due a marzo e due ad aprile.
L’autore di “Gomorra” – che proprio a fine 2009 ha ricevuto la
laurea honoris causa dall’Accademia di Brera – “ha proposto un percorso di analisi che intreccia giustizia, politica, criminalità, antropologia, musica, giornalismo, letteratura” fa sapere l’Università Normale di Pisa che riconosce come le lezioni in questione siano state un’
esperienza didattica del tutto
particolare. “Gli stessi studenti, proprio perché provenienti da discipline di studio molto diverse, hanno dato vita ad un
confronto vivace e appassionato su tutti i temi, portando ciascuno la propria competenza ed esperienza” si legge sulla testata accademica della Scuola
NormaleNews.
In particolare, le lezioni sono state caratterizzate da una forte spinta alla
curiosità e all’osservazione, che come Saviano ha spiegato in una recente intervista televisiva sono il motore della democrazia, perché nel momento in cui si smette di essere curiosi si smette anche di partecipare alla vita civile e quindi di essere liberi, ha suggerito.
Al centro delle tematiche trattate c’è stata comunque proprio la
criminaità organizzata con particlare attenzione alle nuove forme che la mafia internazionale assume non solo in Europa ma anche negli altri continenti. Alla fine del corso Saviano ha indicato ai ragazzi una
bibliografia minima di riferimento per approfondire l’argomento in cui spiccano i nomi di Francesco Barbagallo, Misha Glenny e Moises Naim.