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Concordia University di Montreal: “Lo sviluppo del cervello migliora se da bambini si studia musica”

da | Apr 2013 | News | 1 commento

Studiare musica da bambini aiuterebbe a migliorare lo sviluppo del cervello. Una ricerca condotta dalla Concordia University di Montreal ha rivelato che imparare a suonare uno strumento durante l’infanzia favorirebbe l’acquisizione di maggiori abilità motorie, utili soprattutto per quei compiti che richiedono destrezza e coordinazione nei movimenti.

Lo studio – i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Neuroscience – ha coinvolto 36 musicisti adulti, il cui cervello è stato esaminato attraverso un particolare tipo di risonanza (l’imaging con tensore di diffusione) durante l’esecuzione di un test motorio. Metà del gruppo era composto da soggetti che avevano iniziato a studiare musica prima di compiere otto anni, mentre l’altra metà aveva iniziato più tardi. Dal test è emerso che coloro che avevano cominciato già da bambini a dedicarsi seriamente allo studio di uno strumento musicale avevano sviluppato un numero più alto di connessioni cerebrali.

Per garantire l’attendibilità dei risultati, i ricercatori si sono curati di scegliere i soggetti da esaminare in modo che, nonostante le differenze rispetto all’età nella quale si erano avvicinati allo studio della musica, tutti si fossero dedicati a questa attività per lo stesso numero di anni. Dalle risonanze effettuate è emerso che quelli che avevano cominciato a suonare uno strumento prima dei sette anni avevano un cervello più sviluppato, con un quantitativo maggiore di sostanza bianca (e quindi di fibre nervose) nel corpo calloso, che connette i due emisferi cerebrali, con conseguente miglioramento delle attività motorie.

Confrontando le risonanze di quanti avevano iniziato a studiare musica dopo l’infanzia e di un gruppo di controllo che non si era mai avvicinato a questo tipo di attività non sono invece emerse differenze. Questa, secondo i ricercatori canadesi, è la prova che  “evidentemente lo sviluppo cerebrale viene potenziato se e solo se si comincia presto”.

In particolare, il momento migliore per avvicinarsi allo studio della musica sarebbe compreso  fra i sei e gli otto anni. In quella fascia di età i bambini trarrebbero i maggiori vantaggi da questo tipo di attività, che sarebbe in grado di migliorarne il normale sviluppo cerebrale. “Imparare a suonare uno strumento richiede un buon coordinamento fra le mani e gli stimoli visivi e uditivi – spiega la coordinatrice dello studio, la psicologa Virginia Penhune -. Probabilmente iniziare intorno a sette anni necessita della ‘costruzione’ di una struttura cerebrale adeguata, ottenuta potenziando le connessioni fra aree motorie e sensoriali del cervello in un’età in cui l’anatomia è ancora sensibile ai possibili cambiamenti di struttura, in cui c’è una maggiore ‘malleabilità’ del sistema”.

Ciò che è importante sottolineare è che i benefici sullo sviluppo del cervello legati allo studiare musica fin da bambini non si limitano alle attività motorie connesse al suonare uno strumento, ma è altrettanto opportuno segnalare che i test effettuati non dicono nulla rispetto al talento musicale, completamente indipendente dall’età nella quale ci si avvicina al mondo delle note.

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flavio
flavio
10 anni fa

l’intelligenza è data solo se riesci a fare soldi e fregare gli altri….purtroppo io sono intelligente dal momento che ho iniziato ad 8 anni ma sono stupido perchè non sono capace di fregare i soldi agli altri…e se lo fossi sarei intelligente. non a risolvere un sudoku difficile o un enigma senza schema ma avere una disponibilità e mezzi propri che adesso non ho…CHE ME NE FACCIO DI QUEST’INTELLIGENZA SE TUTTI MI SFRUTTANO X QUELLO CHE VOGLIONO LORO e ci riescono molto bene