Metti a un tavolo mister Facebook Mark Zuckerberg e signora, il cofondatore di Google Sergey Brin e la moglie Anne Wojcicki, la fondatrice della compagnia di genetica 23andMe. Risultato? Il Breakthrough Prize, per scienziati di tutto il mondo che col loro lavoro hanno portato un “contributo eccezionale al miglioramento della vita“.
L’importo del premio è il più alto nella storia della scienza: a ognuno dei vincitori andranno infatti 3 milioni di dollari contro gli 1,1 del Nobel. I big della Silicon Valley hanno messo a disposizione della fondazione Breakthrough – che ha come Presidente niente meno che il Presidente di Apple, Art Levinson – una ricca dotazione economica e, oltre agli 11 vincitori iniziali, si prevede di assegnare d’ora in avanti 5 premi all’anno. “Sono un sacco di soldi, sì. Ma la gente che cambia il mondo spesso fatica senza riconoscimento né fama né compenso economico” ha commentato in proposito Levinson.
Il Breakthrough Prize è stato pensato dai vertici di Facebook, Google, Apple e dall’investitore russo Yuri Milner per “chi pensa in grande, corre dei rischi e ha avuto un serio impatto sulle nostre vite”. Tra i vincitori di quest’anno ci sono, tra gli altri, David Botstein della Princeton University, che ha scoperto dei segni di malattie nel genoma, Hans Clevers dell’olandese Hubrecht Institute e Robert A. Weinberg del MIT per i loro studi sul cancro, Shinya Yamanaka dell’Università di Kyoto, che si occupa di cellule staminali, e l’italiano Napoleone Ferrara dell’Università della California, per le scoperte sui meccanismi dell’angiogenesi che hanno portato a terapie antitumorali.
Queste le regole del Breakthrough Prize: chiunque può nominare un candidato online, non è previsto un limite di volte in cui si può vincere il premio e non ci saranno cerimonie particolari, soltanto interviste e seminari tenuti a San Francisco dai vincitori nel corso dell’anno.
Insomma, niente male questo premio dedicato alla scienza che mette addirittura insieme i rivali Google, Facebook e Apple. Agli increduli Zuckerberg ha spiegato: “Già lavoriamo insieme in molti modi che non sono visibili a tutti. La tecnologia e la scienza tra l’altro hanno molto in comune; stiamo costruendo queste società IT che vengono ricompensate dal mercato, e si possono fare un sacco di soldi, ma molte delle persone che fanno lo stesso nel mondo scientifico non hanno la stessa opportunità, e sarebbe un peccato se abbandonassero il loro lavoro. Se con questo premio diamo un incentivo e aiutiamo qualcuno di loro a crescere e realizzare i progetti, stiamo facendo la cosa giusta”.