Volete diventare manager di successo? Per farlo è necessario un fisico asciutto. Lo sostiene una ricerca del Center for Creative Leadership (CCL) secondo cui i chili di troppo nocciono a qualità essenziali per guidare con successo persone e aziende, quali la capacità di leadership e l’energia del comando.
A dimostrazione della tesi della business school americana, basti pensare che tra i CEO delle prime 500 aziende secondo la classifica di Forbes non vi sono obesi. L’attenzione per l’indice di massa corporea (BMI) diventa quindi un fattore importantissimo nella valutazione dei manager poiché, come spiega Sharon McDowell-Larsen, titolare del programma di fitness del CCL, anche l’esercizio della leadership comporta fatica a livello fisico.
I ricercatori hanno osservato, tra il 2006 e il 2010, i manager della finanza di Wall Street e delle aziende di IT della Silicon Valley che durante tutto l’anno affollano gli impianti di Colorado Springs e hanno notato che si tratta sempre di individui dal fisico asciutto, con un BMI molto equilibrato e tendente al basso. I CEO con un indice di massa corporea vicino a quello ideale, inoltre, tendono a ispirarsi – non si sa ancora se volontariamente o meno – a criteri simili, preferendo promuovere i dipendenti più in forma.
L’aspetto fisico diventa dunque una fattore che nelle aziende condiziona la possibilità di affermazione professionale. Ed ecco spiegato perché un numero sempre più alto di dipendenti rinuncia a fast-food e bibite gassate così da conquistare un fisico asciutto e una posizione di rilievo all’interno dell’azienda.
Negli Stati Uniti molti manager hanno già capito che non è più sufficiente il classico jogging mattutino e hanno modificato il loro tempo libero, dedicandosi maggiormente all’esercizio fisico per accrescere il proprio successo professionale. Questo cambiamento ha però influito sulla vita privata, poiché così facendo si è finito per diminuire le ore passate in famiglia o da dedicare ai propri cari.
Esiste dunque una correlazione tra fitness, fisico asciutto e successo lavorativo. L’obiettivo, per ogni impiegato che vuole avere successo nella carriera, diventa allora quello di avere nel proprio curriculum un BMI inferiore a 25 e rientrare così nell’oltre 60 per cento dei cittadini statunitensi che non hanno problemi di peso.